Bisogna fermare la Asia Pulp & Paper

Greenpeace lancia l’ultimo affondo contro la multinazionale della carta Asia Pulp & Paper (App), tra le principali responsabili della deforestazione in Indonesia.

Anche ai non addetti ai lavori, la sigla App ormai suona
familiare. Vuol dire Asia Pulp &
Paper
e si tratta del gigante nella produzione
cartiera spesso criticato per le sue attività a dir poco
ambigue tenute soprattutto in Indonesia. Questo episodio non fa
eccezione.

 

Secondo Greenpeace, la App
– in particolare la cartiera di Indah Kiat Peraweng – sta
infrangendo ogni tipo di legge, locale e internazionale, sulla
protezione delle specie forestali a rischio. Nel 2001 il governo
indonesiano ha reso illegale lo sfruttamento e il commercio del
ramino, uno dei legni più preziosi al mondo, ma negli ultimi
dieci anni il colosso della carta avrebbe deforestato almeno
180mila ettari di torbiere a Sumatra e mischiato il
ramino
con altri tipi di tronchi.

 

Ma non è tutto. Proprio le torbiere rappresentano
l’habitat ideale della tigre di
Sumatra
, di cui restano solo 400 esemplari in natura.
Per preoteggerli,
Greenpeace
ha chiesto alle aziende che ancora si
riforniscono dalla App (National Geographic, Danone, Wal Mart,
Xerox) di smettere di acquistare legno proveniente dalla cartiera
incriminata. Diamogli una
mano.

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