Cavolo, che virtù!

Gustoso e versatile in cucina, il cavolo è riccho di principi attivi. Non facciamoli mancare sulla nostra tavola d’inverno.

Nell’orto resistono al freddo, anzi sono proprio i morsi del
gelo a farli diventare più saporiti: i loro acidi si
trasformano in zuccheri, la consistenza diventa morbida e il gusto
più dolce al palato.
Il cavolo, a cappuccio, riccio, di Bruxelles, broccolo,
broccoletto, cavolfiore, cinese o toscano che sia, è un
alimento unico, prezioso per le sua ricchezza di principi nutritivi
e dalle inaspettate virtù curative.

In primo luogo è un antagonista biochimico del cancro, e la
scienza lo ha dimostrato: gli indoli, i ditioltioni, la vitamina E,
la C, la clorofilla, i flavonoidi e gli acidi fenolici che possiede
lavorano in sinergia per proteggerci da questa terribile malattia.
Ma non basta: il cavolo cura la cirrosi; si lega alle sostanze
tossiche e radioattive e ne impedisce l’assorbimento; rafforza i
vasi capillari; è antibiotico, antiulcera, antianemico,
disintossicante (un tempo si usava somministrare l’acqua di cottura
delle foglie per smaltire una forte ubriacatura); ringiovanisce i
tessuti e irrobustisce l’intero organismo.

Non male, per un ingrediente spesso dimenticato, che ci rende
più inclini a ricalcare le preparazioni tradizionali dalle
lunghe cotture piuttosto che a sperimentare nuove ricette in
cucina. Invece, consumato crudo, ancora vivo, o cotto brevemente a
vapore è gustoso e salutare.

Paola
Magni

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