Australia e Tuvalu confermano l’intenzione di adottare il primo trattato al mondo che concede asilo climatico. Ma c’è ancora un ostacolo da superare.
Certificati Bianchi, l’etichetta per l’efficienza energetica
Le aziende energetiche italiane sono tenute per legge a promuovere risparmio energetico ed efficienza presso il consumatore finale.
Un titolo di efficienza è emesso per
ogni tonnellata equivalente di petrolio (tep)
risparmiata e certificata dall’Autorità per
l’Energia. Degli oltre 600.000 tep certificati dal giugno 2006 al
maggio 2007, circa 480.000 riguardavano la riduzione dei
consumi di energia elettrica, 94.000 dei consumi
di gas e 30.000 di altri
combustibili.
L’obiettivo stabilito dall’Autorità per il 2008 è
di risparmiare 2,2 milioni di tep, pari al consumo
energetico domestico annuo di una città di oltre due milioni
e mezzo di abitanti (nel 2005 il consumo totale di energia nel
nostro Paese è stato di 134 milioni di tep).
Tutte le società di servizi energetici
possono fare richiesta di acquisire i titoli di efficienza
energetica, quindi anche le aziende con meno di 50.000 clienti e le
Esco, e vengono accreditate dall’Autorità se rispondono a
determinati requisiti. Un’azienda può vendere il
proprio surplus di certificati a operatori che non hanno
raggiunto gli obiettivi previsti. La vendita avviene tramite
contratti bilaterali o su un mercato appositamente creato.
Dal 2005 fino a metà 2007 il sistema dei
Certificati Bianchi ha permesso di conseguire
risparmi per circa un milione di tep, il doppio rispetto
all’obiettivo iniziale. L’Autorità eroga alle aziende 100
euro al tep risparmiato e fino a metà 2007 l’incentivo
totale ha raggiunto i 46 milioni di euro, cifra che si stima abbia
consentito risparmi economici dalle 6 alle 12 volte superiori.
Roberto Rizzo
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