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L’energia eolica, ovvero prodotta dal vento, è inesauribile, economica e rispetta l’ambiente. L’utilizzo di questa fonte rinnovabile cresce a un tasso del 55% annuo.
Cos’è.
Il vento è il moto delle masse atmosferiche che vorticano
incessantemente su tutta la Terra tra i dislivelli (il
“gradiente”), dai campi di alta pressione verso quelli a bassa
pressione.
Secondo Lester Brown, il prossimo futuro energetico
appartiene al vento. “E’ abbondante, economico,
inesauribile, ampiamente distribuito, non danneggia il clima ed
è pulito”.
Oggi:
La “potenza nel vento” (P, funzione
della densità dell’aria, p, dell’area intercettata dal
vento, A, e della velocità istantanea del vento, V) viene
trasformata in energia da aerogeneratori, turbine eoliche. Ne
esistono da mezzo metro di diametro (da 20w, Marlec 500) fino al
gigante della Vestas da 1650 kw con un rotore di ben 63 metri. In
Germania, una Repower arriva a 123 metri (si
chiama 5M: sta per 5 megawatt. Serve 4500 case).
Secondo gli esperti, i venti di terraferma potrebbero già
fornire energia pari a quattro volte il consumo energetico totale.
Esiste una concreta disponibilità di volumi notevoli di
energia eolica a prezzi competitivi.
Secondo la Commissione Europea “ha avuto una progressione
impressionante. Cresce a un tasso del 55% annuo. Gli obiettivi
chiave del settore eolico sono stati superati tre anni prima del
previsto”.
Il prezzo dell’energia elettrica prodotta dal vento si è
ridotto di tre volte, dal 1981 a oggi. L’8% dell’elettricità
danese è prodotta dal vento, l’11%
in una regione tedesca, il 20% in Navarra, nel nord
della Spagna.
Il futuro.
Oltre agli affinamenti tecnici (mulini c.d. “lenti”, più
leggeri, turbine più silenziose e più efficienti) si
possono immaginare batterie di mulini a vento off-shore (in mare
aperto), oppure dislocati in zone deserte, senza deturpare il
paesaggio, per fabbricare sul luogo l’idrogeno, vettore d’energia
immagazzinabile e trasportabile.
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