Conto alla rovescia per le nevi del Kilimangiaro

Si svolge in questi giorni a Marrakech, in Marocco, il summit internazionale sul clima. Tra i temi principali lo scioglimento dei ghiacciai del Kilimangiaro.

Il Kilimangiaro, in Tanzania, ovvero “la montagna che brilla”,
è uno dei pochi posti del pianeta dove neve e ghiacciai sono
presenti all’Equatore. Però negli ultimi 12 anni, più
dell’80% dei suoi ghiacciai si sono sciolti rispetto alla prima
cartografia realizzata nel 1912. Una ricerca scientifica testimonia
che, a causa del cambiamento climatico, potrebbe perdere le sue
nevi perenni entro il 2015.
A rischio anche i ghiacciai e le nevi del Semien (Etiopia) che
alimentano il Lago Tana, da cui nasce il Nilo Azzurro, che con le
sue piene rende fertili vasti territori.

Australia, Canada, Giappone e Russia, che pure sembravano voler
aderire all’invito dell’Europa di ratificare il protocollo di Kyoto
e applicarlo anche senza gli USA, ora fanno di tutto per
indebolirlo e proteggere i loro interessi industriali.

Se non altro sappiamo bene a cosa andremo incontro se al più
presto non si ratificherà uno strumento operativo efficace e
soprattutto mondiale: cambiamenti climatici, desertificazione,
riduzione della produzione agricola e malattie interesseranno prima
paesi in via di sviluppo per poi estendersi anche agli altri.

 

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