Così impari un green job

Come si diventa giornalisti, addetti stampa, blogger, organizzatori di eventi esperti sulle tematiche ambientali?

Marco Gisotti è direttore della rivista Modus Vivendi e
coautore, insieme alla conduttrice di Pianeta Mare, Tessa Gelisio,
del libro edito da Edizioni Ambiente “Guida ai Green Jobs”. E’
però anche direttore scientifico del Master in Comunicazione
Ambientale promosso proprio da Modus insieme al CTS e alla
facoltà di Scienze della comunicazione
dell’Università la Sapienza di Roma. Chi meglio di lui
può parlarcene? Lo abbiamo intervistato.

In cosa consiste questo “Master in Comunicazione Ambientale –
Giornalismo, divulgazione, green economy”?

Il master fornisce strumenti tecnici professionali molto
indirizzati alla conoscenza pratica, al saper fare del mondo della
comunicazione su quelli che sono i temi dell’ecologia,
dell’ambiente, e anche della scienza. Ci piace pensare di esser
stati dei precursori quando abbiamo cominciato ormai 5 anni fa. Poi
è arrivata dagli Stati Uniti la rivoluzione di Obama, la
green economy, i green jobs, che erano tutti temi che noi
già toccavamo negli anni passati. Questo oggi ci mette in
una prospettiva diversa, che interessa non soltanto i mezzi di
informazione, ma ormai anche l’impresa.

Com’è cambiato il master in questi
anni?
Di edizione in edizione abbiamo dovuto tenerci
aggiornati. Ad esempio, nella prima edizione il tema dei
cambiamenti climatici, per quanto importante, non aveva ancora
quella risonanza mediatica che ha avuto negli anni dopo, con il
film di Al Gore, Obama che è andato alla Casa Bianca e ha
detto che la crisi climatica ha le stesse origini della crisi
economica… Questo vuol dire che il contesto intorno a noi
è cambiato. E’ cambiato il mondo intorno a noi e questa
professionalità è richiesta oggi forse con qualche
competenza in più nell’ambito del marketing.

Questo è il vostro quinto anno: avete già fatto un
bilancio? Come sta andando il vostro obiettivo di formare una
classe di giornalisti e comunicatori che siano più attenti
all’ambiente?

Ho la presunzione di dire che sta andando bene. E’ piacevole
reincontrare persone che hanno seguito il master con noi e che poi
hanno iniziato a lavorare in redazioni radiofoniche, come accade
con LifeGate ma come accade anche con collaboratori del Sole 24Ore,
di Nuova Ecologia, di Radio Città Futura, Agenzia Area, ma
anche uffici stampa di imprese, di associazioni, di enti locali…
Mi piace poter credere che i nostri studenti divengano un virus
positivo all’interno delle redazioni e che diffondano la conoscenza
di questi temi.

Quali sono gli sbocchi?
Abbiamo deciso di costruire un
corso sulla comunicazione perchè diamo competenze più
trasversali e non solo quelle giornalistiche, che pure sono
fondamentali per saper scrivere. Gli sbocchi sono quindi le
redazioni, ma pure gli uffici stampa, le agenzie che creano
campagne di comunicazione sia nell’impresa, oggi sempre più
interessata alla green economy, ma anche nel pubblico, per le
campagne di sensibilizzazione e promozione che gli enti hanno
necessità di produrre.

Chi partecipa, quindi?
Finora abbiamo avuto un 50% di giovani che venivano da percorsi
scientifici e un 50% che provenivano da percorsi umanistici. E’
interessante questo mix di competenze perché è poi
funzionale a come viene poi costruito il corso.

Chi ci sarà tra gli insegnanti?
Tantissimi nomi noti e meno noti del mondo scientifico e della
carta stampata o della divulgazione. Si tratta di 25 docenti tutti
con un curriculum importante. Ci sarà ad esempio Vincenzo
Ferrara, climatologo e membro dell’ENEA che ha fatto parte per 18
anni dell’IPCC. Per intenderci è stato tra la schiera di 600
persone che hanno preso il nobel sul clima nel 2007. Ci sarà
Antonio Cianciullo, storica firma di Repubblica: lui si occupa da
più di 20 anni di temi ambientali. E poi Marco Fratoddi, il
direttore di Nuova Ecologia, Stefano Carnazzi, direttore
responsabile di LifeGate, e ancora Tessa Gelisio, conduttrice di
Pianeta Mare, su Rete4. E tanti altri: il fatto di avere docenti di
alta qualità che vengono appunto dal momndo della ricerca o
della comunicazione significa avere persone che non solo ti danno
un elemento teorico, ma ti spiegano in pratica quali sono i
problemi da risolvere giorno per giorno e anche come come.

 

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