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Nel documento il governo del Costa Rica si impegna a: consolidare le aree protette, restaurare il paesaggio agricolo, uso di fonti energetiche rinnovabili.
L’incontro è fissato per il prossimo 25 giugno, a Modena, con Jorge Rodriguez, viceministro dell’Ambiente del Costa Rica – uno dei Paesi al mondo con il più alto indice di biodiversità.
Ed è praticamente la fine di una guerra: quella dell’uomo con l’ambiente. Si parlerà di ecosostenibilità, tutela della natura, energia. Perchè lo stato centroamericano ha davvero deciso di dichiarare una volta per tutte, in modo definitivo, “pace con la natura”. Proprio nel tentativo di salvaguardare la diversità biologica del pianeta.
La conferenza si svolgerà in vista della scadenza del programma europeo Countdown 2010 (il cui scopo è fermare, appunto, la perdita di biodiversità). Con essa si riconosce l’importanza dei rapporti tra Europa e Costa Rica per la lotta contro il riscaldamento globale.
In particolare, per quanto riguarda l’Italia, si ricordano i progetti di collaborazione avviati tra lo stato del centro America e le province di Modena e Ferrara e Lifegate – Impattozero, grazie all’intermediazione della Onlus modenese “Gev Modena – Foreste per Sempre”, aiutando a concretizzare gli obiettivi del Protocollo di Kyoto.
Nel documento ufficiale, che sarà presentato il 6 luglio prossimo, il governo del Costa Rica si impegna a consolidare le proprie aree protette (che attualmente costituiscono il 30% del territorio), ad adottare un sistema industriale più sostenibile, con l’impiego di nuove tecnologie, a restaurare il paesaggio agricolo, ad effettuare un “recupero” dei corsi d’acqua e delle coste, a raggiungere l’indipendenza dalle fonti fossili attraverso l’uso di fonti energetiche rinnovabili. Assumendo di fatto un ruolo di modello per tutto il resto del pianeta.
A dimostrare che raggiungere buoni livelli di sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica è possibile.
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