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Quarantuno centesimi per ogni dollaro guadagnato: sarebbe questa la perdita media delle aziende se fossero costrette a pagare il pieno costo ambientale causato dalla propria produzione.
Se le aziende dovessero pagare i costi ambientali del proprio
business, dovrebbero spendere 41 centesimi per ogni dollaro
guadagnato. E’ quanto emerge da un’analisi condotta dalla
società di consulenza Kpmg (qui
in .pdf). La ricerca mostra che i costi ambientali di
undici settori industriali chiave sono balzati da 566 a 846
miliardi dollari in 8 anni (dal 2002 al 2010). Un raddoppio dei
costi ogni 14 anni.
Secondo lo studio, dal 2002 al 2010 i costi ambientali
esterni, che oggi sono spesso nascosti (cioè non mostrati
nelle dichiarazioni finanziarie) di 11 settori industriali chiave
sono balzati da 566 a 846 miliardi dollari (+50%) con una stima di
un raddoppio ogni 14 anni. Numeri che dovrebbero obbligare le
aziende a riflettere sui possibili impatti futuri delle emergenze
ambientali e climatiche della nostra epoca.
10 fattori determinanti di crescita aziendale, un
comune denominatore:
l’ambiente
Il rapporto della società di consulenza Kpmg,
intitolato “Expect the Unexpected: Building Business Value in a
Changing World”, individua dieci fattori determinanti che
influenzeranno in modo significativo nei prossimi due decenni la
crescita aziendale: cambiamenti climatici, energia e
volatilità del combustibile, disponibilità idrica,
scarsità delle risorse, crescita della popolazione, salute,
urbanizzazione, ricchezza, sicurezza alimentare, declino
dell’ecosistema e deforestazione. “E’ importante – si legge nel
rapporto – per i dirigenti cercare di capire come funzionano queste
megaforces e come potrebbero influenzare le loro organizzazioni, in
modo da poter gestire i rischi e cogliere le opportunità del
futuro”.
Gestire i rischi, cogliere le occasioni
Per Yvo de Boer, Global advisor di Kpmg per la
sostenibilità e il cambiamento climatico e della
sostenibilità, “senza un intervento e una pianificazione
strategica, i rischi si moltiplicheranno e le opportunità
andranno perse”.
Spiega Andrew Michael, Chairman di Kpmg International: “Stiamo
vivendo in un mondo vincolato dal punto di vista delle risorse. La
rapida crescita dei mercati in via di sviluppo, i cambiamenti
climatici, la sicurezza energetica e le disponibilità di
acqua sono tra le forze che esercitano una forte pressione sia sul
business che sulla società che aggiunge. Sappiamo che i
governi da soli non possono affrontare queste sfide”. Per questa
ragione, “le imprese devono assumere un ruolo di leadership nello
sviluppo di soluzioni che contribuiranno a creare un futuro
più sostenibile”.
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