
Uno studio canadese ha analizzato le particelle di plastica presenti nell’Artico, scoprendo che nel 73 per cento dei casi si tratta di poliestere.
Sant’Anna rivoluziona il mondo delle bottiglie e presenta Bio Bottle, la bottiglia ottenuta dalle piante e completamente biodegradabile (eccetto il tappo).
Si chiama Bio Bottle e nasce dai vegetali, la bottiglia in
bioplastica lanciata da Sant’Anna. E’ prodotta con Ingeo™, la
rivoluzionaria materia naturale che si ricava dalla fermentazione
degli zuccheri delle piante anziché dal petrolio. Il
destrosio ottenuto dall’amido di mais viene dato da mangiare a
speciali batteri che lo trasformano in acido lattico e poi in
estere dilattico tramite reazione chimica, dopodiché viene
fatto polimerizzare.
L’unica parte non biodegradabile della bottiglia è il tappo,
che una volta usato va conferito nella raccolta differenziata della
plastica. Il resto (la bottiglia) è biodegradabile in soli
80 giorni e può essere conferito nientemeno che nella
raccolta differenziata dell’organico! La bioplastica con cui
è prodotta la nuova bottiglia, infatti, è conforme
alla norma EN13432, che ne certifica la compostabilità,
ovvero la biodegradazione in un tempo massimo definito.
Attraverso il compostaggio, processo mediante il quale gli
scarti organici vengono trasformati in utile compost, Bio Bottle
entra a far parte del terriccio ricavato dalla decomposizione delle
sostanze naturali.
Dalle note conclusive del rapporto tecnico “Test di
disintegrabilità” effettuato dal Consorzio Italiano
Compostatori su Sant’Anna Bio Bottle, si legge che “al termine del
periodo di test la disintegrazione raggiunta è del 100%”, ma
soprattutto che “il manufatto non ha provocato effetti negativi sul
processo di compostaggio, non ha alterato la qualità
dell’ammendante ottenuto, non si sono manifestati effetti
fitotossici sulle piante” e che “BioBottle ha superato con esito
positivo la prova di disintegrabilità”.
Un risultato importante se si pensa che ogni mese Sant’Anna vende
circa 7 milioni di bottiglie e che il risparmio in termini di CO2,
rispetto alla produzione di bottiglie in PET, è pari a circa
il 56%.
Novità sugli scaffali, la Bio Bottle versione tappo push
and pool, per un uso più confortevole da parte dei
bambini.
Uno studio canadese ha analizzato le particelle di plastica presenti nell’Artico, scoprendo che nel 73 per cento dei casi si tratta di poliestere.
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