
Dafne produce oggetti per il piacere sessuale naturali, vegani e made in Italy, con l’obiettivo di diffondere un’idea di sessualità pulita, libera e sicura.
Alimentarsi non significa solo ingerire sostanze che ci permettono di sopravvivere. Intorno al cibo esistono aspetti psicologici importanti che non possono essere dimenticati.
Gli aspetti simbolici
Ad ogni alimento si legano spesso significati simbolici che fanno
parte dell’immaginario collettivo di una determinata
popolazione.
Una simbologia è un significato aggiuntivo rispetto a quello
evidente di un determinato oggetto. Non sempre tali significati
possiedono un fondamento razionale o reale.
Così, ad esempio, la carne viene associata alla forza e la
verdura alla debolezza, nonostante esistano campioni dello sport
vegetariani.
Gli aspetti conviviali
Vi sono situazioni in cui mangiare insieme significa conoscersi,
rincontrarsi e celebrare anche momenti rituali. Matrimoni,
comunioni, feste varie (ad esempio Natale e Pasqua) sono
accompagnate da lunghi pranzi dove lo stare insieme supera il senso
stesso dell’evento a cui si partecipa.
Il cibo diventa il collante che rende possibile un percorso in
comune che dura diverse ore. Comunque il mangiare insieme favorisce
la convivialità, basti pensare alla famiglia che, dopo una
giornata di lavoro, si ritrova intorno ad una tavola e si racconta
quanto successo nelle ore precedenti.
Gli aspetti culturali
Gli alimenti possiedono anche significati emotivi legati alle
singole culture. In Italia, ad esempio, non si mangiano cani e
gatti perché ormai troppo vicini a noi da un punto di vista
emotivo. Cibarsi di un cane diventerebbe quasi una forma di
cannibalismo.
Al contrario in Oriente spesso si mangiano i cani e si trovano
anche esposti fuori dalle macellerie o dai ristoranti. Per motivi
religiosi, in India invece non si mangiano le mucche e i mussulmani
e gli ebrei si astengono dal cibarsi con il maiale.
Quindi la scelta di un cibo, i piatti di una cena o un certo tipo
di alimentazione non sono solo il frutto del bisogno di mangiare
per sopravvivere, ma risultano sempre condizionati da altri fattori
di non minore importanza.
Stefano Cagno
Dirigente Medico Ospedaliero, disciplina Psichiatria.
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