
La società LEGO ha spiegato che anni di studi e sperimentazioni non hanno portato a trovare materiali più sostenibili adeguati. Ma la ricerca continua.
Sbiancanti, tensioattivi sintetici, fosfati e profumi contenuti nei comuni detersivi possono efficacemente essere sostituiti da sostanze naturali. Scopriamo quali.
Cosa evitare
EDTA, complessante a biodegradabilità lentissima;
APEO: tensioattivi sintetici che degradando formano “nonilfenoli”,
sostanze sospette cancerogene e inquinanti per l’ambiente
Glutaraldeide: biocida nocivo per l’ambiente e tossico;
Enzimi geneticamente manipolati;
Fosforo e fosfati: hanno effetto eutrofizzante, ovvero stimolano la
crescita abnorme delle alghe e “soffocano” l’ambiente acquatico
Muschi azotati e muschi policiclici: sono i profumi dei detersivi.
Tendono al bioaccumulo e possono provocare allergie.
Biodegradabilità inferiore al 90%
Frasi di rischio: la loro presenza sta a significare che il
prodotto contiene una sostanza pericolosa per la salute. Ecco
alcuni esempi: R45 –
può provocare il cancro; R46 – può provocare
alterazioni genetiche ereditarie; R68 – possibilità di
effetti irreversibili; R60 – può ridurre la
fertilità; R61 – può danneggiare i bambini non ancora
nati; R64 – possibile rischio per i bambini allattati al seno.
Cosa preferire
I prodotti che presentano ben visibile sulla confezione il marchio
ecologico Ecolabel. Quando un prodotto è fregiato da marchio
ecologico significa che tutte le caratteristiche ambientali
preferibili sono garantite.
I detersivi che riportano la dicitura “ecologico”:
controllare che i tensioattivi sintetici derivati dal petrolio
siano stati sostituiti con tensioattivi naturali vegetali,
completamente biodegradabili; che gli enzimi non siano ogm ma
garantiti ogm free; che al posto dei fosfati, utilizzati per
rendere più efficace il lavaggio e più dolce l’acqua,
siamo stati utilizzati complessanti come i silici lamellari,
altrettanto efficaci e più ecocompatibili; che i profumi
sintetici siano stati sostituiti da oli essenziali naturali.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La società LEGO ha spiegato che anni di studi e sperimentazioni non hanno portato a trovare materiali più sostenibili adeguati. Ma la ricerca continua.
Una spedizione di ricercatori svedesi nel mar Baltico si è imbattuta in bolle di metano molto più in superficie del previsto. E potrebbero essercene altre.
In Russia si vuole autorizzare l’abbattimento di oltre 762 ettari di foresta. Le ruspe, oltre al turismo di massa, sono l’ennesima minaccia al fragile ecosistema del Bajkal, che contiene il venti per cento dell’acqua dolce non congelata di tutto il Pianeta.
Una mappa del Guardian mostra come l’inquinamento dell’aria in Europa sia diffusissimo. La Pianura Padana tra le aree peggiori in assoluto.
Nove giudici si sono espressi contro il marco temporal, la legge che avrebbe tolto il diritto dei popoli indigeni a vivere sulle loro terre.
Arriva anche in Italia una proposta di legge per il reato di ecocidio. Jojo Mehta, fondatrice di Stop ecocide International, spiega perché è essenziale.
Nonostante indicazioni contrastanti da parte degli studi, la Commissione europea non vuole applicare un principio di precauzione sul glifosato.
L’università Queen Margaret di Edimburgo ha annunciato la scoperta di una sostanza in grado di sostituire l’olio di palma.
L’ong African parks ha acquistato il più grande allevamento di rinoceronti bianchi del mondo e ha deciso di reintrodurli nel loro ambiente naturale.