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Dietro alle polemiche relative al riconoscimento dello Shiatsu ci sono in gioco anche grandi interessi economici. Un regolamentazione farebbe comodo
Il Parlamento Europeo da tempo sta spingendo i diversi stati membri
a regolamentare il settore delle Arti per la Salute e a uniformare
le diverse normative in materia.
Le discipline, diverse per approccio e per metodologia tecnica
dalle medicine convenzionali (e per questo denominate “non
convenzionali”), mirano soprattutto a preservare e migliorare
l’equilibrio energetico dell’unità “mente-corpo”, favorendo,
inoltre, una maggior coerenza nell’interazione tra l’uomo e il suo
habitat.
In Italia, esiste ancora molta confusione tra coloro che dovrebbero
regolamentare questa professione.
Per alcuni lo Shiatsu è soltanto un “massaggino rilassante”,
per altri è una tecnica manuale da utilizzare sotto stretto
controllo medico in ospedale, per altri ancora la formazione
professionale dovrebbe essere regolamentata con una laurea brevis
all’Università, che non solo è totalmente sprovvista
di strumenti idonei per questa formazione, ma che, fino ad ora ha
deriso tale metodologia. Idea, comunque, assai conveniente per tali
Enti, dal momento che da un giorno all’altro chiuderebbero le
scuole private di Shiatsu, proprio le scuole di coloro che, con
notevole passione e con sacrifici organizzativi, hanno fatto
conoscere e diffuso lo Shiatsu in Italia.
In certi ambienti medico-politico-istituzionale aleggia
l’intenzione di intervenire per la regolamentazione dello Shiatsu,
anche se fino a ieri, la consideravano al pari della stregoneria o
quasi, soltanto perché si è capito che gli italiani,
hanno scelto di propria iniziativa le medicine non convenzionali e
con essa lo Shiatsu (per l’ISTAT, sono oltre 9 milioni di italiani
che si curano con la medicina e tecniche non convenzionali. Lo
Shiatsu è al terzo posto dopo l’agopuntura e la
omeopatia).
Qualcuno, non intenditore in materia, ha pensato sì che
l’area dello Shiatsu sia da regolamentare, ma vorrebbe
regolamentarla organizzando strutture di suo controllo e basandosi
su una disciplina frutto soltanto di una personalissima, e spesso
fuorviante, interpretazione che non può che danneggiare
seriamente lo Shiatsu, quello vero, quello che è stato
pazientemente tramandato nel tempo e che gli italiani hanno
conosciuto e continuano ad amare.
Douglas Gattini
Presidente della Federazione Italiana Shiatsu
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