
La mancanza di acqua mette in crisi la produzione di riso, mentre nel delta del Po non c’è ossigeno per le vongole. Le soluzioni alla siccità.
Dopo Chernobyl, Legambiente si lancia in un avventuroso progetto di produzione agricola pulita in Bielorussia.
Il periodo fra il 2006 e il 2010 sarà, a detta dagli
esperti delle Nazioni Unite, il momento in cui le conseguenze sulla
salute di tre milioni e mezzo di persone contaminate dalle
radiazioni della Centrale di Chernobyl raggiungeranno il picco
più alto. La maggiore fonte di contaminazione, ora che sono
passati 16 anni dall’esplosione del reattore, continua a restare la
catena alimentare, e cioè il passaggio di Cesio 137,
Stronzio 90 e Plutonio, dal terreno, agli alimenti, agli esseri
viventi.
Secondo gli esperti la restituzione dei terreni alla situazione
originaria comincerà solo fra 300 anni.
Il progetto Humus di Legambiente, coordinato da Massimo Bonfatti,
ha l’obiettivo di sviluppare forme di produzione agricola “pulita”
locale, in zona contaminata, e contemporaneamente di educare la
popolazione sul rischio alimentare.
Ma cosa significa, nei territori contaminati, agricoltura
pulita?
Innanzitutto, per la coltivazione, è stato scelto un
materiale organico presente localmente, la torba, con l’intento di
passare successivamente a materiali ancor più sostenibili
ecologicamente, quali i cascami di lino, molto diffusi a livello
locale. Il materiale organico utilizzato proverrà dai
territori non contaminati della Bielorussia.
Una delle forme di coltura adottate è stata quella in serra
“a substrato”. Ponendo sopra la terra contaminata un substrato di
torba si garantisce l’ancoraggio delle radici, la scorta d’acqua e
il nutrimento necessario alla pianta, e si ana l’assorbimento delle
pericolose sostanze contaminanti.
L’altro sistema di coltura introdotto è quello del “floating
system”, la coltura galleggiante.
Semplice da realizzare e poco costoso, si effettua in vasche
profonde 20-30 cm, realizzate con materiali poveri o semplicemente
scavate all’interno della serra. Pannelli galleggianti di
polistirolo fanno da supporto per le piante in coltivazione.
Il villaggio scelto per il progetto pilota è Dubovy Log,
nella provincia di Dobrush, in Bielorussia.
Qui tutta la popolazione – circa 200 persone – verrà
coinvolta in un percorso educativo sul rischio alimentare. Verranno
date indicazioni su quali terreni e pascoli utilizzare, quali
frutti del sottobosco raccogliere, come conservare in maniera
più “sana” gli alimenti, come coltivare il proprio orto
familiare con il minor rischio radioattivo.
Per contatti: [email protected]
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La mancanza di acqua mette in crisi la produzione di riso, mentre nel delta del Po non c’è ossigeno per le vongole. Le soluzioni alla siccità.
Per i pomodori l’estate è il momento di massimo splendore, la maturazione li rende carnosi e succosi. Carichi delle loro virtù sono pronti per essere protagonisti delle nostre tavole.
L’olio alimentare esausto è riciclabile al 100 per cento per la produzione di biocarburanti, ma la mancanza di informazione e di punti di conferimento limitano la raccolta.
Condimento leggero e gentile, l’aceto di mele può diventare sinonimo di sostenibilità se prodotto attraverso una filiera corta e trasparente.
Golosa, vegetariana e profumata, la ricetta di questi spaghetti ti stupirà per la semplicità con cui sa conquistare anche i palati più esigenti.
Da tempo è in corso un tentativo di deregolamentare i nuovi ogm. Con l’esperto Gianni Tamino abbiamo parlato di rischi e soluzioni alternative.
Perfetto finger food per una cena estiva, la ricetta dei ravanelli farciti è fresca e sfiziosa e valorizza ingredienti spesso poco considerati.
La denuncia delle ong ambientaliste e del movimento biologico che chiedono nuovi strumenti per raggiungere il dimezzamento dei pesticidi.
Per onorare la natura, il giardino e l’orto ecco una ricetta facile, insolita e attenta allo spreco: la bruschetta di carasau condita con tre pesti gustosissimi.