Ecco cosa c’è nel motore di Impatto Zero

Come funziona Impatto Zero? Eccone spiegate le basi scientifiche.

Di che si tratta? Si tratta di analizzare ogni dettaglio di

ogni componente di un prodotto
, dal momento in cui le
materie prime vengono estratte, fino alla fine, cioè fino a
quando
il prodotto sarà smontato
, disassemblato,

buttato
. E’ lo studio del suo “ciclo di vita”,
Life Cycle, appunto, Assessment. LCA.

I massimi esperti in Italia di LCA, Life Cycle Assessment, Gian
Luca Baldo, con Massimo Marino e Stefano Rossi, hanno scritto un
libro pubblicato da
Edizioni Ambiente
, interamente dedicato ai metodi per
calcolare l’impatto ambientale di un prodotto, un’azienda, una
persona, di qualunque cosa.

Con quest’analisi, si capisce:
– esattamente quanta energia è stata impiegata per fare
qualunque cosa, quindi esattamente
quanto è costato all’ambiente
e
quanto costerà smaltirlo
;
– anche come
ridurre l’impatto
.

Tecnici e ingegneri prendono un progetto, diciamo di un telefono
(tanto per fare uno dei primi esempi di LCA in Italia). Di ogni
pezzo – il corpo in polimero, la gomma dei tasti, il circuito – si
fa una valutazione del materiale di cui è fatto, della
tecnologia necessaria per plasmarlo e, non ultimo, la valutazione
della facilità o meno di riciclarlo, una volta esaurito il
suo funzionamento.

Il campo potenziale di applicazione della LCA – che oltre a
essere una metodologia scientifica, è anche e soprattutto
un’idea, portatrice di un messaggio – è ampio, dalla
gestione di un’azienda a quella di un sistema socioeconomico
nazionale.

E’ la base metodologica su cui Impatto Zero ha costruito il proprio successo.
Eccolo, quindi, il “motore” di Impatto Zero.

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