Elementi tecnici dell’architettura bioecologica

Elementi tecnici dell’architettura bioecologica

I concetti bioclimatici e solari sono realizzati con tutta una
serie di elementi architettonico-impiantistici attuati in tutti gli
edifici. Infatti le coperture raggiungono, in certi casi, una
pendenza di 45° ed in particolare le falde dei tetti si
prolungano verso Nord a difesa dei freddi venti invernali. Pure a
Nord sono ubicati i locali di servizio, comprendenti le cucine ed i
ripostigli, ed anche i balconi vetrati che costituiscono spazi
tampone, dal punto di vista energetico, e allo stesso tempo
aumentano la superficie utilizzabile a seconda della stagione,
essendo completamente apribili. Le facciate esposte alle intemperie
e quelle a Nord sono rivestite da rampicanti sempreverdi, che
assieme alle serre solari a Sud dei fabbricati, contribuiscono a
ridurre il consumo energetico.
Tutto il complesso è collegato al sistema di
teleriscaldamento che fornisce calore per scopi all’intero
quartiere “Waldhauser Ost” nel quale è ubicato anche
l’insediamento di “Schafbruhl”. Negli appartamenti il calore si
distribuisce attraverso radiatori lineari, simili a battiscopa, che
generano un clima salutare con un’ottimale grado di umidità
e privo di polveri in sospensione. Questi radiatori sono applicati
in alternativa al comune battiscopa; essi riscaldano la parete che
a sua volta riemette radiazione termica simile a quella che
riceviamo dal sole attraverso lo spazio.
Particolare attenzione è stata riposta nella scelta e messa
in opera dei materiali che sono tutti bioecocompatibili. Infatti si
sono evitati prodotti che contenessero anche solo qualche
componente tossico. In tal modo si determina all’interno degli
edifici un clima sano e vitale.

  • Le murature sono in mattoni di laterizio da 36 cm di spessore;
    gli intonaci in calce e gesso sono dipinti con pitture a base di
    resine e pigmenti naturali.
  • I solai dei vari piani degli alloggi sono in legno trattato con
    resine ed oli naturali e cere d’api.
  • Il tetto, contenente anch’esso appartamenti localizzati
    mansardati, è realizzato in legno non trattato con sostanze
    di derivazione petrolchimica o di sintesi artificiale, come
    isolante si é utilizzato il sughero ed il manto di copertura
    è in tegole di laterizio (semplicemente argilla cotta).
  • I pavimenti delle stanze sono rivestiti in parquet o in
    linoleum naturale composto da juta, sughero, olio di lino, cera
    lacca e pigmenti naturali.
  • Tutte le porte e le finestre sono realizzate in legno massiccio
    non trattato chimicamente, e pure nello stesso materiale sono
    composti gli arredi in cui sono stati utilizzati collanti biologici
    onde evitare l’esalazione, protratta anche per lungo tempo, della
    famigerata formaldeide.CONCLUSIONI
    Chiudo questo brevissimo commento sul primo complesso abitativo
    realizzato con tecniche bioecologiche, e che personalmente ho
    visitato nei primi anni ottanta. Posso affermare senza alcuna ombra
    di dubbio che l’edilizia bioecocompatibile è una tecnica
    fattibilissima, affermazione consolidata anche dalla scarsissima
    manutenzione di quegli edifici nel corso di questi quasi due
    decenni e dal bassissimo consumo energetico per il
    riscaldamento.
    Mi rivolgo a chi legifera per permettere anche in Italia il
    diffondersi dell’Architettura Bioecologica a tutti i settori
    dell’edilizia, da quello pubblico a quello privato.

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