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Quando si va a comprare un frigorifero, o una lavatrice, balza all’occhio la lettera sulla striscia gialla, a indicare l’efficienza energetica. E per le auto?
L’elettrodomestico consuma tot (quindi inquina tot) e si merita
una A (se è proprio virtuoso un A++). Oppure, via via, una
B, una C. Ora, potremmo vederle anche sulle auto.
Uno schema proposto dal Ministero dei trasporti della Gran
Bretagna classifica le automobili in una scala dalla A alla F a
seconda delle loro
emissioni di anidride carbonica: un sistema
simile a quello già in uso per gli
elettrodomestici.
Solo i veicoli elettrici avranno un grado “A”, cioè
eccellente. Certo, sono Zev:
Zero Emissions Vehicles (cioè, non emettono CO2
durante il loro funzionamento). Ma un’ottima valutazione ottengono
alcune auto più piccole, due o tre,
le migliori, che meritano una B: la Smart, la Citroen
C2 diesel, la Toyota Prius. Alcune piccole
auto a benzina, e medie a gasolio, arrivano alla “C”.
Le più grandi berline, la “E”, mentre
i più grossi fuoristrada meriterebbero solo una
“F”, emettendo più di 200 grammi di anidride carbonica ogni
chilometro che percorrono.
Quale lettera ha la nostra auto? Già oggi, in diverse
pubblicità, il dato delle emissioni di CO2 viene mostrato
come dicitura accanto a quella dei consumi di benzina e
gasolio.
Secondo lo schema inglese, ecco alcuni esempi di etichettatura
delle emissioni.
A <100 g/km Veicoli elettrici
B 101-120 g/km Toyota Prius 1.5 (ibrida);
Smart; Citroen C2 1.4 diesel
C 121-150 g/km Fiat Panda; Ford Ka 1.3; VW
Golf 1.9 TDI diesel; Jaguar X-type 2.0 diesel
D 151-165 g/km Mini One 1.6; Ford Fiesta
1.6i; Peugeot 307 1.4;
E 166-185 g/km Ford Mondeo 1.8i; Opel Vectra
1.8; Rover 75 1.8; Toyota Avensis 1.8…
F >185 g/km Land Rover Freelander 2.0
diesel; Audi A4 1.6; BMW X5 4.8 petrol
Jaguar X-type 2.0 a benzina; Toyota RAV4 2.0 benzina; Lamborghini
6.2…
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