
L’etichetta di un alimento deve riportare la data di scadenza o il termine minimo di conservazione. Ecco la differenza e come comportarsi davanti a un cibo scaduto.
Falso olio extravergine colorato, 7 arresti. Sono finite in manette sette persone, accusate di associazione a delinquere per frode alimentare.
Spacciavano olio di semi di sansa, di pessima qualità, per
olio extravergine d’oliva: la Guardia di Finanza ha scoperto
l’inganno in un grande laboratorio di Sarzana, in provincia di La
Spezia. Sono finite in manette sette persone, accusate di
associazione a delinquere per frode alimentare.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato tonnellate e tonnellate di olio
contraffatto a Ceriale (Savona), Modena, Rimini, Massa e Querceta
(Lucca), e anche 22 kg di clorofilla utilizzata per adulterare il
prodotto. L’olio giallastro veniva miscelato con clorofilla per
dare il colore dell’extravergine, e messo in commercio in lattine
da 5 litri.
Proseguono le indagini per accertare eventuali
responsabilità degli acquirenti finali, tra cui ristoranti e
alberghi.
Per informarsi, per sapere cos’è davvero l’olio di sansa e
per sapersi orientare LifeGate pubblica oggi un articolo
sui diversi tipi di olio d’oliva.
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L’etichetta di un alimento deve riportare la data di scadenza o il termine minimo di conservazione. Ecco la differenza e come comportarsi davanti a un cibo scaduto.
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