
Coste rocciose a picco sul mare, calette impervie ma incontaminate, grotte da esplorare: l’Arcipelago delle Tremiti è un gioiello da non abbandonare.
E’ una mostra vivace, pieno di suoni e immagini che stimolano il visitatore a una percezione più libera, più tollerante e più colorata della realtà.
Lo spazio in via Modane sarà riservato anche in futuro
alla ricerca e al pensiero dei più giovani, secondo la
precisa volontà di Patrizia Sandretto, presidente e
personaggio trainante della fondazione.
Francesco Bonami, direttore artistico disegnato per la prossima
Biennale delle Arti Visive a Venezia (2003), dirige il programma
della fondazione. In questa prima esposizione ha dato spazio a 63
artisti che si sono espressi con i mezzi della scultura, pittura,
video, installazioni, effetti sonori e lavori digitali.
Particolarmente interessante il lavoro di Andrea Caretto “Malerbe”,
eseguito in video e in una installazione. Caretto ha invitato 16
persone ad una camminata lungo un percorso dalla periferia al
centro di Torino. Ogni persona raccoglieva le diverse specie di
piante che crescono ai margini della strada, le separava e le
riuniva in piccoli mazzi a secondo del tipo di pianta, le
indentificava con delle etichette riportanti il nome esatto della
specie e il luogo di raccolta. A parte la straordinaria bellezza di
queste erbe e fiori che passano comunemente per erbacce, salta
all’occhio l’assurdità dell’atto di classificazione e
controllo di una forma di vita spontanea e naturale come
questa.
Gea Casolare invece mostra col suo lavoro “Maybe in Sarajevo” come
è fuori luogo pensare che esista un posto o una città
che non appartiene al mondo intero. Nel 1998 ha scattato una
sessantina di foto nella Sarajevo postbellica, concentrandosi su
palazzi, scorci di strade, particolari di case e così via e
ha colto l’assomiglianza e la contaminazione con le realtà
di altre città come Vienna, Milano, Parigi, Barcellona ecc.
Tutto dipende dallo sguardo e dal tipo di attenzione che una
persona mette nell’osservare la realtà circostante.
E’ una mostra vivace, pieno di suoni e immagini che stimolano il
visitatore a una percezione più libera, più
tollerante e più colorata della realtà.
Orari: martedì, mercoledì e domenica dalle ore 11-19,
giovedì, venerdì e sabato dalle ore 11-23. Indirizzo:
via Modane 16, Torino.
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