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I dati definitivi Terna sulla domanda di energia elettrica in Italia nel 2006 attestano una crescita del 2,1% rispetto al 2005. Ecco i numeri.
I consumi sono trainati dal terziario (+5,4%), seguito
dall’agricoltura (+2,6%). Al di sotto del dato nazionale
l’industria (+1,6%) e il domestico (+1%). Per quanto
concerne le Regioni, 12 su 20 sono in deficit di produzione. Le
centrali elettriche entrate in esercizio nell’anno 2006 sono pari
ad una nuova potenza di circa 4.000 MW. La capacità
installata cresce del 4,7%.
In Europa (UE 25), nel 2006 il fabbisogno di
elettricità è stato di oltre 3.100 miliardi di kWh;
l’Italia si situa al quarto posto con una quota pari al 10,9%. Al
primo posto si conferma la Germania (18,6%), seguita da Francia
(15,7%) e Regno Unito (12,6%); quinta piazza per la Spagna
(9,2%).
Nel decennio 1997-2006 la richiesta di energia
elettrica in Italia è cresciuta complessivamente del 24,4%,
passando dai 271,4 miliardi di kWh del 1997 ai 337,5 miliardi di
kWh del 2006.
Nel 2006 il fabbisogno italiano di energia elettrica
è stato coperto per l’86,7% con la produzione
nazionale, e per il restante 13,3% con il saldo tra le
importazioni e le esportazioni. In dettaglio la produzione
nazionale netta (301,2 miliardi di kWh) è aumentata del 3,7%
rispetto al 2005.
Sul fronte estero, il 2006 ha registrato una forte
contrazione delle importazioni: -7,3% (per un valore pari
a 46,6 miliardi di kWh); in aumento invece le esportazioni (+45,2%)
con 1,6 miliardi di kWh. Complessivamente, nel 2006 il saldo estero
è ammontato a circa 45 miliardi di kWh (13,3% del fabbisogno
nazionale), con una diminuzione del 8,5% rispetto al 2005 (49,1
miliardi di kWh, 14,9% del fabbisogno nazionale).
Per quanto riguarda la produzione
termoelettrica, il 2006 ha confermato il primato del gas
naturale quale combustibile maggiormente utilizzato. Ammonta
infatti a 158,1 miliardi di kWh, pari al 60,5% del totale, la
quantità di energia elettrica prodotta con il gas (+5,9% sul
2005). Seguono il carbone con una quota pari al 16,9% (44,2
miliardi di kWh, +1,4%) e i prodotti petroliferi, che si attestano
al 12,9% (33,8 miliardi di kWh, -5,6%).
Nel 2006 la produzione da fonti rinnovabili,
pari a 52,2 miliardi di kWh (15,4% del fabbisogno nazionale)
è risultata in crescita del 4,7% sul 2005. Negli ultimi
dieci anni la produzione termoelettrica con gas naturale è
cresciuta del 161%, passando dai 60,6 miliardi di kWh del 1997 ai
158,1 miliardi di kWh del 2006. Nel decennio precedente l’aumento
si era attestato su un +56,7%.
I 337,5 miliardi di kWh sono stati distribuiti per il
46% al Nord, per il 29,6% al Centro e per il 24,4% al Sud.
In dettaglio, nel 2006 la Basilicata ha fatto registrare l’aumento
più consistente (+5,8%), seguita dal Molise (+4%) e dal
Friuli Venezia Giulia (+3,2%). In valori assoluti il 2006 conferma
la Lombardia la regione con la più alta domanda di energia
elettrica: 68,8 miliardi di kWh (20,4% del totale); seguono il
Veneto (32,6 miliardi di kWh) e l’Emilia Romagna (29,2 miliardi di
kWh).
Nel 2006 12 regioni su 20 registrano un deficit della
produzione rispetto al fabbisogno. La Campania si conferma
al primo posto con un deficit elettrico dell’80,2% (nel 2005 era
pari all’81,5%), seguita dalle Marche che ha un deficit pari a
-52,8% (-49,5% nel 2005) e dalla Basilicata che ha registrato un
-52,4% (-47,6% nel 2005). Tra le 8 regioni in attivo, da segnalare
la Valle d’Aosta con un +123,8% (+134,3% nel 2005), la Puglia con
+82,2% (+60,8% nel 2005) e il Molise con +79,5% (-12,5% nel
2005).
I consumi elettrici per abitante in Italia sono
stati nel 2006 pari a 5.394 kWh, di cui 1.148 kWh negli usi
domestici. Il consumo pro-capite risulta più elevato
nell’Italia settentrionale (6.588 kWh/ab.) rispetto all’Italia
centrale (5.085 kWh/ab.) e al Mezzogiorno (4.024 kWh/ab.). Dal 1996
al 2006 il tasso medio annuo di crescita dei consumi per abitante
è pari al 2,3%.
A livello europeo (Ue 25), nel 2006 il fabbisogno
pro-capite di energia elettrica è stato di 5.912
kWh. Tra i paesi con i più alti consumi per abitante da
segnalare la Finlandia (16.338 kWh), la Svezia (14.396 kWh) e il
Lussemburgo (14.191 kWh).
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