Fuel Cell Marathon

Una maratona con un’auto ad idrogeno sta attraversando l’Europa, dalla Norvegia al Portogallo: questa è la Fuel Cell Marathon

Fuel Cell Marathon

Il futuro del sistema energetico globale
sarà a detta di tutti, esperti e non, dell’elemento
più semplice dell’universo: l’idrogeno. E’ ragionevole
credere che la prima introduzione dell’idrogeno si avrà nei
trasporti, uno dei settori di consumo energetico che contribuisce
più degli altri all’inquinamento atmosferico.
In quest’ottica quasi tutte le case automobilistiche mondiali
stanno investendo risorse finanziarie per lo sviluppo e la
sperimentazione di tecnologie legate all’uso dell’idrogeno.

E’ per questo che oggi vogliamo presentarvi una maratona speciale:
da Hammerfest in Norvegia a Cabo da Roca in Portogallo, il punto
più a ovest del continente Europa. 10.000 km e 14 nazioni
attraversate, con il prototipo, alimentato ad idrogeno, HydroGen3
di OPEL – GM.
La Zafira dal cuore “blu” è partita il 3 maggio da
Hammerfest e raggiungerà Cabo da Roca il 10 giugno in 20
tappe, percorrendo una media di 500 Km al giorno su strade e
autostrade assolutamente normali. Si ferma con il suo laboratorio
viaggiante in 14 città europee dove ci sarà la
possibilità di interagire con i tecnici di GM dando
l’opportunità a tutti di conoscere da vicino i sistemi fuel
cell e l’uso dell’idrogeno come combustibile.
Non è il primo esperimento che coinvolge questo prototipo:
un identico esemplare è in circolazione dal maggio del 2003
a Tokyo e sei sono in strada a Washington.

Ma cosa si nasconde sotto il cofano di Hydrogen3′ Ben 200 celle a
combustibile collegate in serie, racchiuse in uno stack, nelle
quali idrogeno e ossigeno reagiscono in un processo elettrochimico
generando energia elettrica e vapore acqueo. Questa energia
è utilizzata in un motore elettrico che ha la potenza di 60
kW / 82 cv. L’unità propulsiva, con una coppia massima di
215 Nm, porta silenziosamente la Zafira, o HydroGen3, da 0 a 100
km/h in circa 16 secondi, con una velocità massima di 160
km/h. Le emissioni al tubo di scarico sono composte solamente da
vapore acqueo e una piccola percentuale di azoto.
Attualmente per alimentare un veicolo con idrogeno ci sono due
possibilità: utilizzarlo in forma liquida oppure in forma
gassosa.
Per la vettura impegnata in questa maratona GM ha deciso
un’alimentazione con idrogeno liquido stoccato a bordo in serbatoi
super-isolanti per le bassissime temperature (ndr l’idrogeno
diventa liquido alla temperatura di – 253 °C). Ma altri
prototipi simili sono stati invece equipaggiati con serbatoi ad
alta pressione in materiale composito al carbonio per contenere
idrogeno gassoso alla pressione di 700 bar. Questo sistema di
stoccaggio a bordo ha avuto la certificazione a 700 bar del
TÜV (Ente di controllo tecnico tedesco) in Germania e
già risponde agli standard americani, nonchè ai
futuri standard europei per la circolazione su strada. Bisogna
sottolineare che, avendo l’idrogeno una capacità di formare
con l’aria miscele esplosive, le normative in questo caso, dovendo
garantire la sicurezza a bordo del veicolo e dei futuri impianti di
distribuzione, sono assolutamente rigorose.

Ah dimenticavamo: la tappa italiana era Torino, piazza Duca
d’Aosta, di fronte al Politecnico, il 4 giugno.

Alessandro Marchetti Tricamo

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