
Gli eurodeputati hanno votato contro l’estensione della direttiva europea sulle emissioni industriali agli allevamenti intensivi di bovini.
Furgoni : accordo raggiunto, a livello informale, fra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione Ue, sulla proposta di taglio delle emissioni per i veicoli commerciali leggeri.
Il Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea ha approvato il regolamento che definisce i livelli di emissioni consentiti per i veicoli commerciali leggeri, ovvero furgoni e furgoncini. La novità non è di poco conto, basti pensare che questa tipologia di veicoli è molto diffusa e utilizzata da parecchie categorie lavorative in tutta Europa: il provvedimento si inserisce dunque all’interno del quadro normativo integrato che l’Ue ha predisposto per ridurre le emissioni di CO2 prodotte dai veicoli leggeri, stabilendo come target di riferimento a lungo termine (2020) 147 grammi di CO2 per chilometro. Questi mezzi, da soli, sono responsabili di circa l’1,5% della CO2 prodotta dall’Unione Europea: la Commissione aveva proposto inizialmente un limite di 175 grammi di CO2 per km entro il 2016, ma nell’intesa raggiunta dai ministri dell’Ambiente questo obiettivo è stato ritardato di un anno. E infine parliamo delle note dolenti: la multa per i costruttori che non si adegueranno ai nuovi limiti sarà di 95 euro a veicolo per ciascun grammo di CO2 oltre la soglia, anche se si tratta di una cifra meno salata considerando la proposta iniziale di 120 euro. Secondo il commissario Ue per il Clima, la danese Connie Hedegaard, questa nuova normativa non solo “stimolerà l’innovazione dell’industria, permettendo ai costruttori di trarre tutti i vantaggi dal passaggio ad un’economia verde”, ma “genererà importanti risparmi di carburante per i consumatori”.
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