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Un giovane docente di una nuova disciplina ha appena pubblicato un saggio che sembrerebbe solo “per addetti ai lavori”. E invece…
Gian Luca Baldo è dall’inizio degli anni ’90 che parla di
LCA. Ora, dopo due testi universitari, pubblica per i tipi di
Edizioni Ambiente
un nuovo saggio, Analisi del ciclo di vita- LCA. L’LCA
è una disciplina scientifica, ma non solo: è un nuovo
approccio, una nuova visione, che serve per migliorare
l’ambiente.
L’articolo che ne parla nella sezione Ambiente
di LifeGate,
Svelato il motore di Impatto Zero, è
già il secondo articolo tra “i più letti”.
Innanzitutto, cos’è l’LCA?
La sigla LCA
riproduce l’acronimo inglese Life Cycle Assessment: valutare
l’impatto ambientale “dalla culla alla tomba”, di attività,
prodotti, servizi, E’ una nuova visione per impostare le
valutazioni dell’impatto ambientale, in quanto sposta culturalmente
l’oggetto delle analisi degli ingegneri, dei tecnici, dall’interno
di uno stabilimento a tutto quello che avviene prima, e dopo. A
livello mondiale è assodato che qualunque tipo di ricerca e
sviluppo che includa anche degli aspetti di valutazione
dell’impatto ambientale.
Per esempio, abbiamo qui davanti il tuo libro. Come lo
vediamo, nell’ottica LCA?
Valutare un ciclo di vita di
un prodotto come un libro significa studiare da quando nascono le
materie prime, dalla produzione della polpa della carta sia da
alberi che da riciclo, e considerare tutte le operazioni che
portano le materie prime a costituire il libro, la polpa,
l’inchiostro, i macchinari, fino all’impaginazione, la stampa.
L’analisi non finisce negli scaffali della libreria, ma darà
una visione di quello che sarà il “fine vita” del libro –
scherzando potremmo immaginare Pepe Carvalho che brucia il libro
nel suo caminetto, e quindi trasforma l’energia racchiusa nel
libro, e può diventare combustibile, per scaldarsi, oppure
potrà purtroppo essere buttato e produrre determinati
inquinanti, oppure finire riciclato… La LCA studia questo percorso dalla “culla”,
cioè dall’estrazione delle materie prime, alla tomba,
oppure, a essere ottimisti, dalla “culla a una nuova culla”,
sperando che non ci sia una tomba ma che rientri a far parte dei
cicli produttivi…
L’obiettivo?
E’ quello di sapere. Tutte le
attività producono impatto sull’ambiente. Sapere quanti e
quali sono questi impatti ci serve per migliorarci, per proporre
dei miglioramenti, per far sì quest’impatto scenda sempre di
più.
Questo libro tra l’altro rientra in una collana
già a Impatto Zero. Sì,
perché l’LCA c’entra con il progetto Impatto Zero. Vediamo come.
Quando ci siamo
conosciuti, con Simone Molteni, la proposta era quella di
supportare i vostri progetti con aspetti quantitativi. Ci è
sembrata una cosa buona, quasi incredibile, che si potesse
utilizzare questo approccio per portare sulla strada dell'”impatto
zero” attività e prodotti. La LCA è ciò che
sta alle spalle del progetto Impatto
Zero, cioè quantifica in particolare le
emissioni di gas serra; in modo tale che LifeGate possa compensare
queste emissioni lungo tutto il ciclo di vita con apposite
attività, di riforestazione, riqualificazione e processi di
miglioramento. L’LCA è la tecnica alla base della
quantificazione di ciò che poi voi chiamate “Impatto
Zero”.
Allora lo ricordiamo, il libro è in tutte le
librerie, ed è, come tutti i saggi di Edizioni
Ambiente,
a Impatto Zero… Gian Luca Baldo, con Massimo
Marino e Stefano Rossi, Analisi del ciclo di vita-LCA, Edizioni
Ambiente…
Non poteva esserci miglior partner di
Edizioni Ambiente per farlo uscire. Abbiamo cercato di dare una
veste, una serie di aspetti più divulgativi, per far
avvicinare più persone a questo genere di concetti –
perché in realtà si tratta di concetti non solo per
gli addetti ai lavori, ma che aiutano anche nella vita quotidiana,
per far sì che con le nostre azioni, anche piccole,
riusciamo a dare un valore al nostro impegno verso l’ambiente.
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