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Dormire fa bene al mondo, se passassimo la vita a dormire, molti problemi (non solo) ecologici sarebbero superati.
La qualità del riposo è il perno attorno al quale ruota il nostro benessere psicologico e fisico. Dormire bene perciò, per le stesse ragioni, è anche un naturale elisir di bellezza. Lo ha dimostrato di recente una ricerca dell’Istituto Karolinska di Stoccolma, che ha studiato le reazioni di 65 volontari alla visione dei volti di 23 persone tra i 18 e i 31 anni, immortalate in due momenti: dopo una notte insonne e dopo una normale. I 65 osservatori hanno giudicato più attraenti i soggetti ritratti nel secondo caso, confermando che un sonno ristoratore rende più belli.
Il mezzo di trasporto che concilia di più il sonno è il treno. Che, guarda caso, è anche il mezzo più razionale, ecologicamente. Un viaggiatore in treno contribuisce a soli 44 grammi di emissioni di CO2 per chilometro, contro i 118 dell’auto, 140 dell’aereo e 158 dei camion. Le prestazioni ambientali dei viaggi su rotaia rispetto a tutti gli altri veicoli sono nettamente migliori, in Italia come in Europa. Una persona che dormicchia in treno da Milano a Roma è “responsabile” di 18 chilogrammi di CO2, contro i 125 di quanto avrebbe totalizzato usando l’auto e i 90 dell’aereo.
Leggi anche: Come e quanto si dorme nel mondo, e come si dormiva senza elettricità
Durante il sonno il respiro rallenta, in alcuni casi fino a solo 4 respiri al minuto. Moltissime tecniche yoga insegnano sofisticati esercizi per arrivare in stato di veglia a questo traguardo, che durante il sonno raggiungiamo naturalmente. I benefici si propagano a tutto l’organismo.
Il dispendio energetico derivante dal metabolismo basale – respirazione, attività dell’apparato cardiocircolatorio, digestione, escrezione, mantenimento della temperatura corporea a 37° circa, accrescimento e riparazione dei tessuti cellulari – durante il sonno si abbassa del 7 per cento circa. L’organismo, in stato di riposo, consuma circa una caloria all’ora per chilo di peso corporeo (0,9 per le donne).
Illuminare la casa comporta un consumo di circa il 14 per cento del totale di energia elettrica nel settore residenziale. Forse non tutti lo sanno ma in un anno gli italiani consumano ben 18 miliardi di kwh, emettendo 13 miliardi di chili di anidride carbonica nell’aria. Se spegnessimo tutto…
Per il materasso, molto meglio l’abbraccio del lattice naturale, materiale rinnovabile estratto dall’albero di caucciù. Basta con i materassi a molle, con una lavorazione complessa e impossibili da riciclare, e basta con i materassi sintetici di ogni genere, faldoni di schiuma di poliuretano trattati con ritardanti di fiamma nocivi. Meglio i cuscini biodegradabili Janther Cushions, MoecoItalia o quelli di Il Seguire: cuscini, guanciali e cuscinoni di cotone, lattice e materiali inconsueti quali pula di grano saraceno, noccioli di ciliegia, pula di miglio.
Per le lenzuola ci si potrà presto tuffare negli sperimentali tessuti di bambù e di mais (presentato dalla Coldiretti nel 2006 con NatureWorks). O di Lyocell, Tencel e Modal, altri tessuti prodotti da cellulosa di legno, fatti con un processo produttivo molto eco-friendly che impiega sostanze non nocive e a ciclo chiuso. Purtroppo, non trattengono bene i colori. Ci si può anche far cullare dalla tradizione: il lino (Crespi 1797 lo certifica bio), la canapa, o il rassicurante cotone biologico.
C’è un dato in particolare che emerge dal rapporto Well dressed, pubblicato da Julian Allwood e Soren Laursen dell’Institute for Manifacturing dell’università di Cambridge nel 2007: se scegliessimo tessuti bio e adottassimo le migliori accortezze nel lavaggio, si ridurrebbe del 92 per cento l’impatto ecologico dell’industria tessile. Per stare al caldo, nulla di più sostenibile del piumone Ingeo, in fibre soffiate di mais.
Insomma. Dormendo, non si disturba nessuno. Nessuno ci disturba. Se passassimo la vita a dormire, molti problemi (non solo) ecologici sarebbero superati. O basterà qualche ora in più?
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