Green economy, un argine alla fuga dei cervelli?

Si chiama “ecomagination challenge” e non è nulla di bizzarro. Anzi. In palio ci sono ben 160 milioni di euro, che verranno assegnati ai migliori progetti d’impresa “green” suddivisi in…

Si chiama “ecomagination
challenge
” e non è nulla di bizzarro. Anzi. In
palio ci sono ben 160 milioni di euro, che verranno assegnati ai
migliori progetti d’impresa “green” suddivisi in tre categorie:
energie rinnovabili, smart grid ed edifici ecologici. Promosso da
General Electric, il concorso, lanciato lo scorso luglio, ha visto
più di 3.700 idee e progetti d’impresa ‘green’ arrivati da
tutto il mondo.

La competizione (rivolta a livello globale a ricercatori,
imprenditori e start up dell’energia pulita) punta a incentivare
l’innovazione nel campo dell’energia rinnovabile per sviluppare
reti elettriche intelligenti, pulite ed efficienti.

A guidare la ‘classifica’ per numero di progetti d’impresa
inviati sono gli Stati Uniti, con più di 1.600 idee, ma
anche gli altri continenti non sono stati da meno: l’Europa ha
presentato centinaia di candidature (90 dal Regno Unito, mentre
Germania, Francia e Italia ne hanno presentate 30 ciascuna), ma non
sono mancate alcune belle sorprese, con numerosi progetti
presentati da Asia (India in primis) e Africa (con 52 candidature
dal Kenya e molte anche da Sudafrica, Senegal e Nigeria).

Ed ecco alcune tra le idee, provenienti dal Belpaese, in lizza
per il concorso di GE: la possibilità di ricavare l’acqua
potabile da impianti solari (progetto di Eileen Tortora), gli
impianti fotovoltaici ‘wireless’ (ideati da Andrea Bagnasco) e
l’energia rinnovabile dalle onde marine, frutto dell’inventiva di
Giulio Teodoro Maellaro.

L’idea finora piu’ votata dagli utenti online e’ stata la ‘Solar
Roadways’, una strada ricoperta di pannelli solari, attraverso cui
sarebbe possibile ricaricare una macchina elettrica senza bisogno
di fermarsi. Al progetto, premiato il 7 ottobre scorso con 50.000
dollari, sta lavorando un ingegnere elettrico statunitense ed
ex-marine, Scott Brusaw, dal suo laboratorio nel remoto nord
dell’Idaho, a 100 km dal confine canadese. Brusaw ha gia’ ricevuto
l’anno scorso dal Dipartimento dei Trasporti Usa un finanziamento
da 100mila dollari per costruire un prototipo di questa originale
pavimentazione stradale.

La sostenibilità e il rispetto dell’ambiente, una nuova
frontiera per il genio (e il genere) umano.

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