I piaceri di Acqui: le terme, la storia, il vino

Acqui Terme

Le terme, la storia, il vino! Identificare Acqui con lo
stabilimento termale e le benefiche acque tiepide è
scontato. Ma basta un giro per le campagne per godere delle verdi
colline del Monferrato, una camminata per i viottoli e le strade
per scoprire una cittadella colma di storia, di piacevoli sorprese
e di ottimi vini.

E? l?Enoteca
regionale piemontese di Acqui
, ente pubblico che
seleziona e offre i migliori vini della regione, che può ben
guidarci all?assaggio di questi.

Il Gavi è un vino d?ouverture, fermo o frizzante, color
paglierino: i sommelier chiamano ?freschezza? il suo lieve essere
acerbo. Armonico, piace con gli antipasti.

Il Barbera è una rivincita. Fino a qualche anno fa era il
vino da bettola, di bassa osteria. Ora, un paziente e appassionato
lavoro di rivalutazione ha consentito di far nascere vini (in
Piemonte i Barbera DOC sono 7, da quello d?Asti al Monferrato)
strutturati e prestigiosi, quale il “superiore”.

Il Dolcetto d?Aqui è assai rappresentativo della zona. Si fa
con le uve del vitigno dolcetto. Color rubino, odore vinoso e di
mandorle, è molto buono e s?abbina a tutto pasto, e ha
quell?armonioso retrogusto amarognolo? una caratteristica di tutti
i vini delle terre piemontesi, che le uve ?dolcetto? però
addolciscono: da qui il nome del vitigno.

E a proposito di dolce, cosa cantava qualche anno fa Daniele
Silvestri? “ricordi sei tu che prima l’hai detto / dicevi ‘ma
guarda, lo stesso locale / le stesse patate , lo stesso brachetto!’
/ e ad ogni domanda una nuova conferma / un identico ritmo di vino
e risate / e poi l’emozione di quel primo bacio / le labbra
precise, perfette, incollate? (Le cose in comune, 1995)? Il
Brachetto!

Il Brachetto, Docg da uve brachetto, è amato, adorato dalle
labbra femminili da cui fa scaturire un sorriso. E? il vino da fine
pasto, di bassa gradazione d?alcol svolto (da 5 a 6 gradi e mezzo)
e forse anche per questo così facile da bere, allegro e
spensierato succo d?uva! Questo, d?Acqui, ha un tenue color
ciliegia; è delicatissimo, piacevole, perfetto per una
serata dolce.

E alla fine, cosa si scopre? Una gemma. Un piccolo calice di
Loazzolo. E? un vino, una delle più piccole Doc d?Italia, ne
esistono solo cinque produttori in Italia, tutti in zona. Si fa con
le uve moscato, vendemmiate tardi per caricarle dei sapori
dell?estate e della dolcezza dell?autunno. Si affina e invecchia, e
dopo dieci anni è un nettare che sa di tutti i frutti
maturi, delicatissimo e da contemplazione, dal colore d?oro quasi
ambrato?

Stefano Carnazzi

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