I wafer di scarto per l’energia solare

Una nuova tecnica di rimozione dei microcircuiti dai semiconduttori permette di convertire i wafer di scarto in una forma utilizzabile per la produzione di componenti dei pannelli solari a base di silicio.

Secondo la Semiconductor Industry Association, ogni giorno,
vengono prodotti in tutto il mdondo 250.000 wafer.
Stime di IBM, indicano che circa 3,3% di tale quantità viene
scartato per difetti di fabbricazione.

Su scala annuale, il dato equivale a circa tre milioni di wafer.
Poiché questi contengono microcircuiti
brevettati, la maggior parte di essi non può essere inviata
a fornitori esterni per il recupero il che costringe gli operatori
alla loro distruzione. A ciò si aggiungono i pezzi
direttamente scartati in fase di produzione.

Grazie al nuovo processo di recupero, IBM
è ora in grado di rimuovere con più efficienza gli
elementi di proprietà intellettuale dalla superficie dei
wafer, rendendoli così disponibili per il riutilizzo nel
controllo dei processi interni o per la vendita al settore delle
celle solari il quale deve soddisfare una crescente domanda di
silicio per la produzione celle fotovoltaiche per i pannelli.

La tecnica di riciclaggio e di recupero dei
wafer riduce le 21 fasi ad alto consumo energetico, tipiche di
altri metodi di recupero, a un numero compreso tra 5 e 12.
Con un grande vantaggio: il ?carbon footprint? (unità di
misura della quantità totale di anidride carbonica, CO2, e
di altri gas serra emessi nell?arco dell?intero ciclo di vita di un
prodotto o servizio) rappresentato dai wafer di monitoraggio
può essere ridotto di una percentuale
compresa tra il 30% e il 75%.

Il programma si traduce in una riduzione della spesa per i wafer
di monitoraggio e in un aumento dell?efficienza nel programma di
recupero dei wafer IBM.

Per la sede IBM di Burlington, i risparmi annuali nel 2006 hanno
superato il mezzo milione di dollari. Secondo le proiezioni, i
risparmi annuali per il 2007 sono di circa 1,5 milioni di dollari,
mentre si stima che i risparmi una-tantum per il recupero dei wafer
accumulati saranno superiori a 1,5 milioni di dollari.

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