Con Un segno di vita, Vasco Brondi torna con dieci canzoni “d’amore e d’apocalisse”, in bilico tra il particolare e l’universale. L’abbiamo intervistato.
IBM e il futuro dello shopping
Per tanti di noi, lo shopping
I negozi di oggi sono gli stessi di 20 anni fa.
Ma con lo sviluppo degli acquisti online, si anche nascendo un
nuovo tipo di clienti, con nuove aspettative e abitudini. E i veri
negozi devono adattarsi e cambiare certe regole.
Quando si compra online, il sito ci conosce, ci
riconosce. Ma quando entro in un negozio sono anonimo.
Ora oggi i negozi si chiedono come fare per
riconoscere un cliente quando entra nel negozio. E quindi come
facilitare e personalizzare al massimo i suoi acquisti. Facendolo
sentire speciale.
Ad esempio nei supermercati. Ci sono e carte
fidelity, ma il momento in cui si richiede è al momento di
pagare. Difficile a questo momento di creare un rapporto con il
cliente, sopratutto se lo scopo è di vendere qualcos’altro.
E? troppo tardi, il cliente ha già comprato nella sua mente
è pronto ad andarsene.
Invece, se il cliente è riconosciuto
all’inizio della spesa, può essere guidato:
“L’altro giorno hai
comprato questo tipo di biscotti per il tuo bimbo: sono piaciuti?
Guarda che oggi c’è una promozione proprio su questo
prodotto”.
“Sei di fretta oggi? Allora vi facciamo vedere
subito dove trovare i prodotti che ha comprato l?altro
giorno”.
“Compri del pollo? Allora ecco abbiamo per lei
delle ricette a base di pollo, ed ecco dove trovare nel negozio i
prodotti che servono per la ricetta”.
I clienti sono preziosi, quindi vanno trattati
con rispetto in modo più personalizzato. È l’unico modo per
dare a un cliente voglia di tornare e stare fedele ad un
negozio.
Incredibile vero? Nel futuro, grazie allo
sviluppo delle nuove tecnologie, il modo in cui faremmo lo shopping
sarà sempre più piacevole, facile e personalizzato,
anche nei grandi negozi.
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