
Con la nascita di Stellantis, Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Citroën diventano il quarto costruttore di auto al mondo. Obiettivo, unire know-how e risorse per fornire le soluzioni di mobilità sostenibile dei prossimi decenni.
L’Islanda ha annunciato che il prossimo 24 aprile entreranno in funzione a Reykjavik tre autobus pubblici che vanno a idrogeno.
L’Islanda è una nazione piccola, tecnologicamente molto
avanzata e con un grande vantaggio: negli ultimi decenni si
è convertita all’uso dell’energia geotermica. Questa
proviene dai geyser – sorgenti d’acqua bollenti – presenti in
abbondanza su tutto il territorio. I geyser sono utili per la
produzione dell’idrogeno, che consiste nella separazione dell’acqua
in ossigeno e idrogeno (elettrolisi). L’abbondanza di materie prime
certamente semplifica l’introduzione di questo nuovo carburante
pulito.
Inoltre, essendo un paese piccolo, non necessitano progetti di
grandi dimensioni per essere visibili e per avere un impatto
sull’ambiente. Infatti i tre veicoli che saranno messi in
circolazione fra poco equivalgono al 4% del parco autobus di
Reykjavik. A Roma o a Milano per coprire la stessa percentuale ce
ne vorrebbe un numero decisamente più alto.
Oggi il vero problema da superare per poter introdurre l’auto a
idrogeno a larga scala – e quindi anche abbattere i costi – sta
nella mancanza di una rete di infrastrutture per il rifornimento.
Finchè si tratta di rifornire un numero ridotto di autobus
cittadini, può bastare un unico distributore pubblico, come
quello che apre fra poco a 5 chilometri dal centro di Reykjavik. Le
case giapponesi Honda e Toyota, grandi ricercatori nel settore,
hanno messo in circolazione sia in Giappone che negli Usa (Los
Angeles) dei veicoli a idrogeno. Ma per mancanza di rifornitori
queste auto non hanno autonomia nel circolare. Per fare
rifornimento di carburante dipendono dalla vicinanza di un
laboratorio di veicoli a idrogeno.
Sembra che la Germania si stia muovendo, a parte l’Islanda, con
più decisione verso l’era dell’idrogeno. La Bmw ha testato
questo tipo di auto durante tutto il 2002, facendole percorrere
tutta l’Europa e parte degli Usa. Contemporaneamente hanno
elaborato un piano secondo il quale entro il 2005 presso ogni loro
concessionario si troverà un distibutore di idrogeno.
Inoltre la Bmw sta sviluppando, con politici e aziende distributori
di carburanti, strategie per l’introduzione del carburante pulito
sul mercato. Quello dell’idrogeno sembra essere diventato un
argomento di largo interesse perchè nella scorsa campagna
elettorale tutt’e due le parti ne hanno fatto un punto di forza del
proprio programma.
La Fiat fa sapere che anche il loro Centro ricerche sta investendo
nel settore auto a idrogeno, ma non in maniera specifica. Un
discorso di produzione non esiste. Si preferisce portare avanti le
auto che vanno a metano o a elettricità, ambedue meno
inquinanti che la benzina, ma non pulite come l’idrogeno.
Con la nascita di Stellantis, Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Citroën diventano il quarto costruttore di auto al mondo. Obiettivo, unire know-how e risorse per fornire le soluzioni di mobilità sostenibile dei prossimi decenni.
Ecobonus auto, cosa prevede la legge di bilancio 2021. Da gennaio alcune novità in termini di requisiti, fondi e modalità di richiesta. Cosa c’è da sapere.
Renault Twingo debutta in versione elettrica. L’abbiamo guidata e vi raccontiamo come va, cosa offre e perché la città è il suo habitat ideale.
Con l’ambizioso progetto Milano toglierà spazio alle auto private in favore di pedoni e bici. Previsti interventi anche su energia, verde e rifiuti.
Con un robot lunare e un computer per le bici elettriche, la mobilità intelligente e sostenibile sarà al centro della fiera sull’elettronica di consumo.
Un dossier di Legambiente certifica l’ascesa delle bici nelle scelte di mobilità urbana. Milano prima con 35 nuovi chilometri, seguita da Genova con 30.
Il progetto della prima auto di Apple sembra riprendere piede. Ma per alcuni l’azienda finirà per concentrarsi su un software per mezzi già in commercio.
La rivoluzione parte dalla Val Badia dove è appena entrato in funzione il primo gatto delle nevi alimentato a idrogeno. Ce lo racconta in un’intervista Anton Seeber, presidente di Prinoth.
Per la mobilità pulita Bosch punta a un sistema di propulsione misto con motori a combustione ad alta efficienza e motori elettrici all’avanguardia.