Il ragazzo che catturò il vento

Un libro che mostra il potere della determinazione, della tenacia e del talento nelle situazioni più avverse. Ma non solo, un libro dai risvolti sociali, perché offre un quadro (e delle fotografie, più concretamente) dei villaggi africani, del Malawi, della vita quotidiana della popolazione.

Quella che leggerete in questo libro è la storia di
William, che nasce e cresce in Malawi, terra difficile, tra le
più povere del continente africano. Ma piena di vento. E
sarà proprio il vento a portare un bagliore di speranza
nella mente ingegnosa del giovane, all’epoca del racconto
quattordicenne.

 

Le difficoltà e le carestie gettano William, la sua
famiglia e la sua gente nella più torbida delle situazioni.
La fame strema: la vista offuscata, non si vede via d’uscita, le
gambe stanche, non si ha energia sufficiente per muoversi. Ma
William aguzza il suo ingegno e decide di catturare ciò che
invece c’è in abbondanza in Malawi, il vento, per creare
energia, acqua e luce. In poche parole, per ridare vita al suo
villaggio e alla sua gente.

 

Inizia a studiare libri di fisica, si prende del matto da
tutti gli abitanti del villaggio, anche dai suoi genitori, e
iniziando a smanettare vecchie radioline, ciarpame, biciclette e
parti di trattori vede poco a poco realizzarsi il suo sogno: un
mulino a vento. Una prima macchina riuscirà ad azionare
quattro lampadine, una seconda riuscirà ad azionare una
pompa dell’acqua: ecco una luce, una soluzione alla siccità
e alla carestia che incombono sul suo villaggio.

 

Un libro che mostra il potere della determinazione, della
tenacia e del talento nelle situazioni più avverse. Ma non
solo, un libro dai risvolti sociali, perché offre un quadro
(e delle fotografie, più concretamente) dei villaggi
africani, del Malawi, della vita quotidiana della popolazione.
Mostrando come vivono le famiglie e i villaggi, cosa mangiano, come
si divertono i giovani e come studiano.

Emozionante, edificante. Una storia di umiltà e di
intelligenza (che bel connubio!) che avvince, commuove e insegna:
“non avrei mai dimenticato la lezione che avevo imparato. Se vuoi
farcela, devi buttarti”.

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