Nasce nel 2005 negli Usa E va in onda, dopo gli Usa, anche in Inghilterra e Irlanda, dal marzo 2006. E così l’Italia segna un primato nel mercato televisivo mondiale: è il primo Paese non anglofono in cui è possibile vedere Current – con programmi in italiano. Come si generano i contenuti Chiunque può mandare a Current il proprio video: siano news, arte, musica o perfino pubblicità. La base di partenza è un sito current.com, che raccoglie il tutto. Gli stessi utenti decidono cosa mandare in onda. La redazione, composta da 30 “vanguard journalist”, ha un ruolo organizzativo. Cosa va in onda E’ una programmazione composta da servizi brevi (chiamati pod), al massimo di 7-8 minuti, su argomenti d’attualità, musica, arte, cultura, politica, sport. Il target di Current Italia è la fascia dei “giovani adulti” (18-34 anni), ha spiegato Tommaso Tessarolo, direttore Programmazione ed online per Current Italia. La scelta dell’Italia per Current è stata dettata, ha detto Al Gore, “dal grande dinamismo degli italiani, dalla loro creatività, dal loro ingegno. Ci aspettiamo che arrivi molto materiale dall’Italia”. Trasmissioni 24 ore su 24, e, dalle 18 in poi, dirette dallo studio di Milano. Al Gore a Roma Nell’incontro di presentazione l’8 maggio 2008 al teatro Ambra Jovinelli di Roma, moderato dal direttore di SKY TG24 Emilio Carelli, Al Gore ha sottolineato l’essenza rivoluzionaria dell’idea di Current. “La relazione tra internet e la tv è stata finora così definita: alcune persone riprendono cose dalla tv e le trasferiscono su internet. Invece Current tv ribalta questa tendenza: prende dall’individuo le notizie”. Gli utenti mandano i loro video che vengono pubblicati on line. Il pubblico li vota e i filmati più quotati sono poi trasmessi in onda. Al Gore si spinge oltre “Se c’è qualche giornalista che in Italia si sente censurato dalle grandi corporation o dalla proprietà della sua testata, e ha un pezzo che non riesce a pubblicare, può portarcelo: prima lo verificheremo, poi lo pubblicheremo per dare una bella scossa”. Con una promessa: “Saremo indipendenti da qualunque governo. Saremo dipendenti solo dalla nostra coscienza. Sarete voi a scegliere quello che conta… Ringrazio Sky per l’apertura che ha dimostrato nei nostri confronti”. Sky “Nelle trattative che abbiamo avuto con Sky non c’è mai stato nessun tentativo di controllarci – ha affermato Al Gore – e io non ho nessun filo che lega i miei movimenti. Manderemo in onda tutto quello che riterremo giusto, non subiremo condizionamenti da governi o corporation. Nessuno ci impedirà di mandare in onda qualche cosa che abbiamo deciso di trasmettere. E poi è meglio chiudere piuttosto che piegare la schiena”. Sky concede a Current Tv un credito notevole, affidandole una casella molto avanzata – canale 130 – nel settore ‘Intrattenimento’, settore trainante negli ascolti. Current TV online Oltre a trasmettere via satellite sul canale 130 di Sky, è anche online, gratuitamente, sul sito dell’emittente. Sito che propone anche filmati segnalati dagli utenti che non sono inclusi nella programmazione in onda, oltre a costituire anche un portale di notizie in formato testuale, sempre segnalate dagli utenti. I precedenti (in Italia!) L’idea alla base di Current Tv non è nuova. E’ nuova la caratura del testimonial, Nobel per la Pace. Ma diverse esperienze simili sono già approdate on-air e online. Sei Milano, 1995-2002 Nata dalle frequenze di Telenorditalia, di stampo americano, basava il palinsesto sull’informazione cittadina grazie a una redazione composta da giornalisti tradizionali e oltre 60 videogiornalisti, nuovissime figure professionali capaci di svolgere contemporaneamente l’attività di giornalista televisivo, cameraman e montatore, avvalendosi perlopiù di piccole telecamere portatili video8. Marco Di Gregorio, giornalista, imprenditore, oggi ideatore di C6.tv, provò pionieristicamente così a importare il modello di televisioni come New York One e CityTV Toronto. E il progetto avrebbe dovuto estendersi alle maggiori città italiane. Nella società era entrato a far parte Alessandro Benetton tramite la 21 Investimenti. Music Box, 2004- La tv musicale interattiva lanciata nell’estate del 2004 dalla Sandro Giglio Group su Sat free al canale 821, digitale terrestre e Fastweb, dall’1 aprile 2007 è sbarcata sulla piattaforma di Sky Italia spostandosi al canale 717 (area canali musicali) e inserita nel pacchetto ‘Mondo’. La responsabilità del palinsesto viene poi affidata a Oliviero Toscani, direttore artistico. Basta “juke-box”: nasce la possibilità per il telespettatore d’interagire col canale che manda in onda i clip più richiesti. Nasce anche un programma ideato da Toscani, ‘Camera Oscura’ (da lunedì al venerdì alle 21.30 con brevi ‘strisce’ anche nella giornata). “Il programma – spiegava lo stesso Toscani – affronta un tema, la tv, le donne, la paura, il calcio, usando diversi tipi di contenuti, anche generati dagli utenti”. Si lavora nel laboratorio maremmano della Sterpaia mentre restano a Roma gli studi tv. Eco Tv, 2006- Nata dalla verve ideativa di Pino Gagliardi, vicina al partito ambientalista italiano e poggiante sulle strutture di Cinquestelle, Eco Tv (Sky 906 e in syndacation su molte tv locali del centro Italia) intreccia fin da subito servizi e produzioni in studio con film, cortometraggi e servizi provenienti da contributor esterni. Forte la linea editoriale attenta all’ecologia, alla sostenibilità, ai nuovi trend, alla consapevolezza, alla tolleranza. Il logo è significativamente composto dall’arcobaleno, simbolo di sintesi di molti movimenti ideali recenti. N3Tv, 2007- “Free To Net Television”, il precedente progetto di Tommaso Tessarolo emittente (generalista) nata sul web, nel mondo dei blog. Ha offerto agli spettatori un appuntamento quotidiano con N3:NEWS – trasmissione composta da tante pillole indipendenti di 5 news in 3 minuti che vertono su temi di tecnologia (a cura di Punto Informatico), videogame (Kurai), mobile (MobiLoud.it), blogosfera (I blog it!), NetTV – e diversi live show settimanali trasmessi attraverso la piattaforma di broadcast live sul web Mogulus e dotati di funzionalità interattive – su temi di musica (con Erik Stripparo), politica (con Emiliano Germani), blogosfera (con lo stesso Tommaso Tessarolo). Yks, 2007- Si scrive Yks, si pronuncia X. Mentre Al Gore lancia Current Tv in italiano, proprio noi italiani approntiamo (da molto tempo ci siamo su in realtà) un tv di contenuti video generati dagli utenti – che sono l’unica fonte di palinsesto del nuovo canale satellitare Yks, nata dall’esperienza pluriennale di Bruno Pellegrini, padre del progetto TBTV (The blog Tv), già direttore Marketing e Contenuti di Jumpy e fondatore di Nessuno Tv. L’idea è diventare una realtà produttrice di contenuti non solo per la tv, ma “multi-piattaforma” (radio, web, contenuti per video-telefonia mobile”. La beta di Yks, ha spiegato il direttore di rete, Andrea Soldani, è su Sky 863 come “una sorta di rotatoria, come le vediamo nelle nostre città, in cui il flusso è appunto circolare e tutti si possono inserire”. Web Le basi della “tv 2.0″ sono sul Web, dal modello di You Tube selettivamente realizzato, per esempio, da Thirteen Channel di New York a Arcoiris Tv e N3Tv in Italia. Insomma, la nuova tv è partita dal Web. E il punto d’arrivo pare essere, di nuovo, la tv.