Lavori verdi. Il chirurgo degli alberi

Una professione che si sta diffondendo anche nel nostro paese, legata al verde e che permette di stare a contatto con la natura. Bastano tanta passione, una buona dose di preparazione e un po’ di forma fisica.

Matteo lavora sugli alberi da 11 anni. Dopo la scuola di
specializzazione e la certificazione che permette l’arrampicata in
tutta sicurezza (legge n.81, 2008), ha iniziato a “prendersi cura
degli alberi”, letteralmente.

“La pianta di per sé fa auto potatura, è in grado di
mantenersi, basti pensare a ciò che accade nei boschi”, spiega
Matteo, appena sceso da un cedro di 10 metri. “Nel caso di alberi
che si trovano in parchi o giardini, che hanno subito danni per
colpa di malattie o eventi meteorologici estremi – continua – ecco
allora che arriviamo noi”.

Oltre ad una buona forma fisica, per avvicinarsi a questo lavoro e
per operare nel rispetto della pianta c’è bisogno di:
“un’elevata preparazione e conoscenza dell’arboricultura”,
chiarisce il tree climber. “Non ci si improvvisa scalatori, anche
perché le piante non reagiscono mai allo stesso modo”.

Il cedro da potare con i treeclimbers al
lavoro.

Inoltre: “è un lavoro fisicamente faticoso, anche perché
lo si pratica tutto l’anno, all’aperto e alle intemperie, ma che
può dare enormi soddisfazioni”. Un vero appassionato infatti
può anche permettersi di girare lungo la penisola, in base al
tipo di piante sulle quali vuole lavorare. Matteo infatti ha
lavorato anche negli Usa, patria del tree climbing, dove è
nata questa professione quasi un secolo fa.

Il contatto diretto con la pianta inoltre permette un tipo diverso
di potatura, più accorto, mirato, perché la visione
d’insieme del lavoro si sviluppa dall’interno verso l’esterno e
dall’alto verso il basso. In pratica si diventa un tutt’uno con la
chioma dell’albero.

Matteo al lavoro con la
motosega.

“Purtroppo nel nostro Paese – continua – non c’è molta cultura
del verde, sopratutto nell’ambito del verde pubblico. Spesso si
vedono dei lavori operati frettolosamente e senza alcun rispetto
per la pianta, che potrebbe non riprendersi più”. Spesso per
questione di costi, gli alberi vengono mutilati, ridotti a poco
più di tronchi menomati.

“Gli alberi sono organismi viventi complessi, con una loro
fisiologia, una loro anatomia, un diverso ciclo di vita. Possiedono
un loro fascino che esprimono con rami, radici, foglie e frutti”.
Ecco perché necessitano di cure particolari, come le offriamo
ai nostri animali domestici.

Gli strumenti del
lavoro.

Matteo, armato di segaccio, si riallaccia casco ed imbragatura,
fissa il moschettone e lancia il sagolino – una sorta di peso
legato ad una corda che serve per fissarla in cima all’albero – e
risale con agilità per concludere il lavoro dalla sua
postazione, dalla sua “scrivania” a 10 metri d’altezza.

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