<p class="MsoNormal">La Apple fa <strong>dietrofront</strong>.<br /> Qualche giorno fa Bob Mansfield, vicedirettore della divisione<br /> hardware, aveva annunciato la decisione di non voler più<br /> sottoporre i propri computer alle verifiche sull’impatto ambientale<br /> derivante dalla produzione per dare maggiore spazio al design e<br /> alla qualità. Oggi lo stesso Mansfield ha pubblicato una<br /> <a href="http://www.apple.com/environment/letter-to-customers/" target="_blank">lettera sul<br /> sito della casa di Cupertino</a> in cui “riconosce che quella<br /> decisione è stata un errore”, soprattutto dopo aver constatato<br /> la delusione di molti fedelissimi.</p> <p class="MsoNormal">I Mac tornano così a rispettare gli<br /> standard previsti dal rating americano <a href="http://www.epeat.net/" target="_blank"><strong>Epeat</strong></a> (Electronic<br /> product environmental assessment tool). Non i tablet e gli<br /> smartphone, che non vengono presi in considerazione dalla<br /> certificazione introdotta nel 2006 e basata sugli standard previsti<br /> dalla <a href="http://grouper.ieee.org/groups/1680/1680.1/" target="_blank">IEEE 1680.1</a>.</p> <p class="MsoNormal">Tra questi c’è la riduzione dell’utilizzo<br /> di materiali pericolosi e l’adozione di politiche volte a contenere<br /> le emissioni di CO2. Ma soprattutto viene affermata la<br /> necessità di sottoporre le esigenze derivanti dal design al<br /> rispetto dell’ambiente. Questione spinosa per Apple. La nuova<br /> versione dei Mac Book con <strong>retina display</strong>, infatti,<br /> sarebbero non riciclabili perché le batterie sono incollate<br /> direttamente al <em>case</em> in alluminio. Il tutto per apparire<br /> più belli. Questa la vera motivazione che aveva spinto la<br /> Apple a privarsi del bollino Epeat suscitando decise proteste da<br /> più parti.</p> <p class="MsoNormal">La città di <a href="http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=10669&ID_sezione=38" target="_blank"><br /> San Francisco aveva subito espresso la sua delusione</a> affermando<br /> l’impossibilità di continuare a usare i prodotti della mela<br /> morsicata perché una legge comunale prevede esplicitamente che<br /> vengano acquistati per gli uffici pubblici solo computer<br /> certificati. Stessa motivazione avanzata anche da diversi college,<br /> università, imprese e agenzie governative. Minacce<br /> evidentemente ritenute credibili che hanno spinto l’azienda a un<br /> inedito passo indietro.</p> <div class="embed"></div> <span itemscope itemtype="http://schema.org/Article" class="itempropwp-wrap"><meta itemprop="name" content="Oggi Apple rispetta l'ambiente. E domani?"><meta itemprop="url" content="/imprese/news/oggi_apple_rispetta_l_ambiente_e_domani"><meta itemprop="image" content="/app/uploads/3393ea2d5ba97363c28c80396c425b89.jpg" /><meta itemprop="author" content=""><meta itemprop="description" content="A pochi giorni dalla decisione di abbandonare la certificazione ambientale americana Epeat, la Apple fa marcia indietro. Grazie alle pressioni di scuole, università e di fanatici del Mac."><meta itemprop="datePublished" content="2012-07-16 12:52:38"><meta itemprop="dateModified" content="2014-02-21 02:33:59" /></span>