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Pesce: in arrivo la “carta d’identità”
I pesci pescati in mare aperto dovranno recare informazioni sull’area di cattura. Con l’etichettatura del pesce il consumatore sarà più tranquillo.
Secondo un provvedimento deciso dalla Commissione Europea, dal
prossimo primo gennaio tutto il pesce venduto al dettaglio dovrà
essere accompagnato da un’etichetta che indichi il nome commerciale
della specie, il metodo di produzione (acquacoltura o pesca
‘classica’) e l’area in cui la cattura ha avuto luogo.
Secondo le intenzioni della Commissione, la nuova misura dovrebbe
informare meglio i cittadini sui prodotti e permettere di
controllare più efficacemente i vari passaggi della catena
di vendita dei prodotti ittici. L’etichetta dovrebbe anchesì
ridurre i rischi di frode per il consumatore e facilitarne la
scelta.
I pesci pescati in mare aperto dovranno recare informazioni
sull’area di cattura, sulla base di una lista predefinita, mentre
per i pesci d’acqua dolce sarà obbligatorio menzionare lo
Stato membro o il paese terzo in cui sono stati pescati. Per quanto
riguarda i pesci d’allevamento dovranno indicare il paese in cui
è avvenuta la fase finale di crescita.
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