In attesa di Bali

Bruxelles, Bangkok, New York. Sono solo alcune delle tappe in cui le Nazioni Unite hanno discusso di cambiamenti climatici quest’anno. In attesa del vertice più importante, quello di Bali.

Tra il 3 e il 14 dicembre si terrà a Bali la Conferenza
delle Nazioni Unite sui
Cambiamenti Climatici
, l’ultimo, in ordine
cronologico, degli incontri sul clima previsti quest’anno.

Il vertice nella città indonesiana dovrà porre le
basi per il dopo Kyoto (il termine fissato dal Protocollo per
ridurre le emissioni di gas serra è il 2012), riprendendo il
discorso di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici
già proposto più volte quest’anno dell’IPCC
(Intergovernmental Panel on Climate Change).

Nel 2007, infatti,
il problema è già stato affrontato più
volte
: dalla presentazione dei rapporti IPCC in
febbraio e in maggio, al G8 di giugno, alla 62esima assemblea
generale dell’ONU, appena conclusasi al palazzo di vetro di New
York, fortemente voluta dal segretario generale delle Nazioni Unite
Ban Ki-Moon, che ha visto riunirsi i leader di 80 Paesi ed i
rappresentanti di altri 70, e ancora all’incontro di Washington,
richiesto dallo stesso
Bush
il 27 e 28 settembre, tra i 16 leader dei paesi
più inquinatori del pianeta.

Tutti sono d’accordo nel ribadire l’urgeza di un’azione concreta
per prevenire il cambiamento e ridurre le emissioni di gas serra,
senza troppo nuocere all’economia.

Affronteranno questi argomenti l’incontro di ottobre a Davos, in
Svizzera, su cambiamenti climatici e turismo, l’ultima sessione
IPCC a Valencia, in novembre e, appunto, la conferenza di Bali, in
dicembre, a cui parteciperanno i leader di più di 180 Paesi
ed i rappresentanti di molte organizzazioni intergovernative e
non-governative.

 

Riepilogo degli incontri sul clima 2007:

10 gennaio: l’UE propone di ridurre del 20% le emissioni di gas
serra rispetto al 1990 entro il 2020.

2 febbraio: anteprima della presentazione del rapporto IPCC a
Parigi

9 marzo: i leader dell’UE decidono di aprire la strada ai
biocombustibili per ridurre le emissioni di gas serra.

6 aprile: gli scienziati affermano che il cambiamento climatico
in atto provocherà numerose estinzioni in Africa e Asia e
l’innalzamento del livello degli oceani.

4 maggio: vertice a Bangkok in cui viene presentata l’ultima
parte del IV rapporto dell’IPCC.

31 maggio: il presidente degli Stati Uniti, Bush, propone di
elaborare una strategia per ridurre le emissioni di gas serra e
far fronte al cambiamento climatico.

7 giugno: il G8 accoglie le istanze dell’UE, con la richiesta di
tagliare le emissioni di CO2 entro il 2050 del 50%.

3 agosto: Bush invita UE, ONU ed altri 11 Paesi ad una coferenza
sui cambiamenti climatici il 27 e 28 settembre, a Washington.

27 agosto: incontro a Vienna tra 150 Paesi, per parlare del dopo
Kyoto (2012) ed includere, nei prossimi accordi sulla riduzione di
gas serra, anche USA e Cina.

29 agosto: presentazione della quarta parte del rapporto
IPCC.

7 settembre: i leader dei Paesi asiatici e del Pacifico si
accordano per ridurre le emissioni di gas serra.

24 settembre: il segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon
richiede un incontro sul tema dei cambiamenti climatici a New York,
cui partecipano i leader di 150 Paesi.

1-3 ottobre: seconda conferenza internazionale su cambiamenti
climatici e turismo, a Davos, in Svizzera.

12-17 novembre: 27esima sessione IPCC a Valencia, in Spagna.

3-14 dicembre: conferenza ONU a Bali sui cambiamenti climatici,
in Indonesia, in cui si discuterà ancora del dopo Kyoto e
delle misure di adattamento e mitigazione per far fronte al
cambiamento.

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