Influenza aviaria e vaccinazioni: colossale montatura?

Pubblichiamo un articolo che tratta il problema vaccinazione secondo lo studio di Lancet, la storica rivista scientifica inglese di medicina

Il diffuso allarmismo riguardo ad una eventuale pandemia di
influenza aviaria? Sospetto. I pressanti inviti alla vaccinazione
antinfluenzale da parte delle autorità politiche e sanitarie
nel quadro della profilassi dell’influenza aviaria? Ingiustificati.
I mass-media italiani? Inattendibili. I vaccini antinfluenzali in
commercio? Poco efficaci. Sono le opinioni controcorrente di Tom
Jefferson del Cochrane Vaccines Field, esperto di vaccini, che ha
appena pubblicato uno studio sulla prestigiosa rivista
Lancet che dimostra la modesta efficacia dei vaccini
antinfluenzali negli anziani.

“Ci sono già state epidemie di influenza aviaria in
passato”, spiega Jefferson, “e sono state contenute dai veterinari.
Questo gran baccano mi lascia molto perplesso, e puzza di
montatura”. Un team di ricercatori guidato da Jefferson ha appena
scoperto analizzando e confrontando i dati di 64 studi comparativi
che i vaccini contro l’influenza sono efficaci solo in misura
modesta negli anziani ospiti di strutture di lungodegenza (23 per
cento contro le patologie simil-influenzali, 46 per cento contro la
polmonite, inefficacia vicina allo 0 contro l’influenza), e tra
quelli ospitati in comunità l’efficacia è anche
minore, non significativa per nessuna delle patologie analizzate.
La notizia ha ovvie implicazioni preoccupanti, perché la
vaccinazione di massa degli anziani è una delle strategie
profilattiche più diffuse al mondo.

Ma questi dati assumono un’importanza…

Ma questi dati assumono un’importanza ancora più
dirompente se li si sovrappone ai continui appelli di questi giorni
da parte delle massime autorità sanitarie italiane, che
esortano la popolazione a vaccinarsi sostenendo che il vaccino in
commercio avrebbe un effetto protettivo contro una eventuale
pandemia di influenza aviaria. Considerato il clima di allarme
creato dai mass-media sull’argomento, è prevedibile una
corsa alla vaccinazione. Una vaccinazione che non sarebbe efficace
come si immagina, secondo lo studio del Lancet.

“Questa revisione dimostra che di certezze nel campo
dell’epidemiologia influenzale ce ne sono molto poche”, spiega
Jefferson. “Uno stridente contrasto con le certezze propinate ogni
giorno da cattivi maestri che sostengono di sapere a che ora e
persino a che binario arriverà l’epidemia di influenza
aviaria, che creano psicosi di massa: già si verificano i
primi casi di anziani che hanno paura di mangiare pollo. La
soluzione proposta dai cattivi maestri è il vaccino
antinfluenzale: a questo punto c’è da sperare che non si
tratti dei vaccini monovalenti o trivalenti inattivati, visto che
abbiamo appena dimostrato la loro scarsa efficacia”.

Pandemia, H5N1, task force: ormai in tv e sui giornali non si parla
d’altro. Spesso a sproposito, secondo l’esperto del Cochrane
Vaccines Field: “Nessuno può affermare di sapere se ci
sarà una pandemia. Perché nessuno lo sa. E di
prevedere il quando non se ne parla proprio. Del resto l’assoluta
impossibilità di prevedere eventi del genere è stata
dimostrata dalla vicenda-SARS: chi avrebbe detto che sarebbe
scoppiata un’epidemia di coronavirus? Tra parentesi anche in questo
caso i cattivi maestri sono in azione, e i mass-media sono loro
complici: far passare una patologia da coronavirus come
un’influenza è una vera e propria opera di
disinformazione”.

A cura de Il Pensiero
Scientifico Editore

22/09/2005

Fonte: Jefferson T, Rivetti D, Rudin M et al. Efficacy and
effectiveness of influenza vaccines in elderly people: a systematic
review. The Lancet Early Online Publication, 22 September 2005.
DOI:10.1016/S0140-6736(05)67339-4.

David Frati

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