Buddhadharma non recare danno agli altri

Il Buddhadharma, o insegnamenti del Buddha ci insegnano i metodi per purificare la mente dalle negatività e sviluppare al massimo il nostro potenziale umano

Il Buddhadharma, o insegnamenti del Buddha, ci
insegnano i metodi per purificare la mente dalle negatività
e per sviluppare al massimo il nostro potenziale umano. Alcuni di
questi metodi, come il non recare danno agli altri, generare
compassione e
praticare la generosità, sono condivise da altre tradizioni
filosofiche e religiose. Altri metodi sono esclusivamente
buddhisti. Due di questi, il karma e la vacuità,
rappresentano il cuore del Dharma. Il karma è la
legge di causa ed effetto, e la vacuità è la natura
ultima della realtà, priva di ogni fraintendimento.

Cominciamo con il karma. Ogni singola azione del nostro corpo,
della nostra parola o della nostra mente, produce una reazione
specifica. Ad esempio, un comportamento malsano culminerà in
modo ben determinato in problemi e sofferenza, mentre una mente sana,
pura e chiara, arreca sempre felicità.

Tutti abbiamo notato che quando nella nostra mente vi è
molta confusione ogni cosa che diciamo viene fuori in modo confuso.
Ciò evidenzia il legame evolutivo che esiste tra ogni azione e le sue
conseguenze
. Anche se questi legami, dopo averli
analizzati, sembrano ovvi, essi non sono sempre evidenti.

Quando ci sorprendiamo nel dire cose senza senso o spiacevoli, di
solito diciamo, “Non so perché l’ho detto; mi è
venuto fuori così”. Presupporre che non c’è un
particolare motivo per le nostre azioni incontrollate è un
errore. Non emettiamo nessuna parola che non
sia motivata da un atteggiamento positivo o negativo.

Comprendere la connessione karmica tra le cause e i loro effetti
ci darà l’energia per cambiare noi
stessi
. È comunque essenziale avvicinarci alla
nostra pratica con pazienza e saggezza. Cambiare il nostro
comportamento abituale non è semplice; non è come con
il caffè solubile, ci vuole tempo. Il cambiamento avviene
gradualmente, perché i vari atteggiamenti negativi e le
illusioni hanno diversi gradi di forza. Ogni problema mentale deve
quindi essere affrontato secondo la sua particolare natura, sia che
si tratti di qualcosa di estremamente sottile e radicato
profondamente nella nostra coscienza, sia che si tratti di qualcosa
di evidente ed a portata di mano. L’approccio logico è
quello di concentrarsi dapprima sulla purificazione delle
negatività grossolane prima di tentare di sradicare quelle
sottili e più profonde. Il punto importante è che
rimuovere gli errori più ovvi è qualcosa che possiamo
fare adesso. È più saggio lavorare su qualcosa di
fattibile che cercare di raggiungere l’impossibile.

Lama Thubten Yeshe
Tratto dal corso “Scoprire il Buddhismo” tenuto
all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia su permesso di Lama
Yeshe Wisdom Archives
.

Nota biografica
Lama Thubten Yeshe nasce in Tibet nel 1935. A sei anni entra nella
grande università monastica di Sera, a Lhasa, dove studia
fino al 1959. L’invasione cinese lo costringe all’esilio in India.
Resta in India fino al 1967 quando, con il suo principale
discepolo, Lama Zopa Rimpoce, si reca in Nepal dove fonda il
Monastero di Kopan per insegnare il Buddhismo agli occidentali. Dal
1974 inizia a viaggiare con Lama Zopa in tutto il mondo per
insegnare e come risultato di questi viaggi si sviluppa una
organizzazione mondiale di centri buddhisti, la Fondazione per la
Preservazione della Tradizione Mahayana, FPMT. Nel 1984, dopo dieci
anni di intensa attività Lama Yeshe muore all’età di
quarantanove anni.

 

Immagine: Lama Yeshe – Foto di Brian Beresford

 

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