Kyoto risorge a Doha

Il Protocollo di Kyoto, in scadenza quest’anno, è stato prorogato di otto anni. “Il Protocollo è salvo, e la sua durata è in linea con il piano dei lavori”, ha dichiarato il vicepresidente di Italian Climate Network Federico Antognazza.

I delegati di duecento paesi hanno approvato il documento che
allunga di altri otto anni la vita del Protocollo di Kyoto. La nuova versione
inizierà a sortire i suoi effetti da gennaio, ma il vincolo
di riduzione delle emissioni di CO2 del 5,2 per cento rispetto ai
livelli del 1990 (da raggiungere nel periodo 2008-2012)
verrà sostituito da un nuovo obiettivo solo a giugno
2013.

Unione europea, Norvegia e Australia, gli unici che continueranno a
farne parte, rappresentano il 15 per cento delle emissioni prodotte
a livello globale. Durante la plenaria, il delegato russo, Oleg
Shamanov, si è opposto duramente perché avrebbe
voluto target di riduzione meno stringenti per tutti.

“Si è dedicato più tempo a salvare la faccia e il
contenitore del negoziato piuttosto che a dimostrare il coraggio
per agire con impegni concreti che la società civile e gli
eventi attuali avrebbero richiesto – afferma da Doha il
vicepresidente di Italian Climate Network Federico
Antognazza – Il Protocollo è salvo, e la sua durata è
in linea con il piano dei lavori. Alla scadenza dovrà
entrare in vigore il nuovo accordo ma è ancora carente di
impegni decisi e ambiziosi. La nostra speranza è che i paesi
riescano ad individuare questi impegni entro il 2014″.

Dal 1990 a oggi le emissioni sono aumentate di circa il 50 per
cento soprattutto a causa del mancato impegno degli Stati Uniti e
del rapido sviluppo di Cina e India, paesi non sottoposti ad alcun
vincolo perché considerati “emergenti”. Solo quest’anno si
stima che le emissioni aumenteranno del 2,6 per cento a dispetto
della crisi economica.

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