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La grande distribuzione, in seguito alla mobilitazione dell’opinione pubblica a tutela dell’acqua come bene comune, sta muovendo i primi passi verso un consumo sostenibile di questa preziosa risorsa. Ecco l’esempio di Coop.
Acqua del rubinetto vs acqua in bottiglia. La disputa è
destinata a durare o è possibile conciliare queste due
tipologie di consumo verso un orizzonte comune che rispetti
l’ambiente? Coop ha cercato di rispondere a questa domanda
attraverso la campagna “Acqua di casa mia“, che si pone
l’obiettivo di promuovere un consumo responsabile di questa
fondamentale risorsa.
Principi di sostenibilità e tutela
dell’ambiente: questo il leitmotiv della campagna di
Coop, che punta non solo alla promozione del consumo critico
dell’acqua, ma cercherà di rendere più attraente
l’acqua del rubinetto, introducendo nei punti vendita una serie di
strumenti che eliminano scorie e depurano le acque (gasatori,
ricariche gas, caraffe e filtri domestici, addolcitori). Maggiore
visibilità verrà inoltre offerta alle acque locali,
privilegiando dunque l’impronta del “chilometro zero”.
Tendenza peraltro già in atto, questa, anche secondo
un’indagine Nielsen, che ha dimostrato
come il 10 per cento dei clienti della catena della Gdo scelga
acque minerali imbottigliate nelle zone di residenza, mentre
addirittura il 20 per cento ha sostituito questo consumo
direttamente con l’acqua del rubinetto.
Per chi vuole continuare ad acquistare acqua in bottiglia Coop
ha allestito scaffali appositamente dedicati ma in un’ottica
informativa: gli scaffali “parlanti” indicheranno dunque le
proprietà organolettiche del prodotto la localizzazione
delle fonti, per calcolare l’impatto ambientale della stessa
bottiglia d’acqua (in termini di chilometri percorsi dalla fonte al
tavolo di casa).
In questo senso Coop ha annunciato l’ampliamento delle proprie
fonti, che passeranno da due a quattro: a quelle storiche di Grigna
(Lecco) e monte Cimone (Modena) ora vi sono anche Valcimoliana
(Pordenone) e Angelica di Nocera Umbra (Perugina): questo
comporterà, secondo quanto testimoniato dall’azienda, la
riduzione di emissioni di CO2 nell’ordine di 388 mila chilogrammi
all’anno, pari a 235 mila chilometri percorsi in meno.
Il consumo critico dell’acqua si fa largo anche tra le porte
scorrevoli. Il messaggio rimane lo stesso: non sprechiamola (lo
dice anche Luciana Littizzetto, nel
video dell’iniziativa!)
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