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La concentrazione di anidride carbonica registrata nell’atmosfera dell’Artico ha superato la soglia delle 400 parti per milione (ppm). Non succedeva da 800mila anni.
È un dato senza precedenti quello che
giunge dai cieli del circolo polare artico. Per la prima volta la
concentrazione di CO2 in atmosfera ha superato la soglia di 400 ppm a causa di
un calo dell’assorbimento da parte della vegetazione durante le
stagioni invernale e primaverile che si sono appena concluse
nell’emisfero settentrionale. Attualmente la concentrazione media
globale è di 396 ppm.
A rilevarlo sono state le stazioni posizionate in Groenlandia, in
Norvegia, in Islanda e nello stato americano dell’Alaska. Secondo
gli scienziati questo è un segnale inconfutabile del fatto
che non possiamo più permetterci di emettere quantità
di gas ad effetto serra come fatto finora. Jim Butler della
National
oceanic and atmosphere administration ha definito il
livello raggiunto nei cieli dell’Artico “un inquietante
precedente”, un dato che gli scienziati dell’Ipcc dovranno portare
al Summit della Terra di Rio de Janeiro per spronare i governi ad
agire nel più breve tempo possibile.
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