
Il destino dell’umanità è strettamente legato alla varietà della vita sulla terra, in grado di fornire sostentamento e servizi alla nostra specie, e di rallegrarci l’esistenza.
Coscienza ecologica e responsabilità. Sono le qualità del nuovo viaggiatore. La conferma arriva dalla settima edizione del Tourism for Tomorrow Award svoltasi a Lisbona.
Chi dice che turismo debba essere, per forza, sinonimo di
scempio ambientale, irresponsabilità ecologica ed
inciviltà si sbaglia.
Il futuro del turismo, infatti, è eco.
Lo dimostra la settima edizione del Tourism for Tomorrow Award,
svoltasi a Lisbona lo scorso 12 maggio, che promuove i
comportamenti eco-compatibili sia dei viaggiatori,
sia delle strutture e delle aziende dei governi
ospitanti, e che dimostra come il settore del turismo
sostenibile sia in crescita.
I premi sono stati assegnati dal WTTC (World Travel and Tourism
Council), un insieme di manager ed industriali del turismo di
diversi settori economici, dopo aver preso in considerazione una
serie di siti turistici sparsi in tutto il mondo.
4 le categorie premiate.
Per il “Destination Award” ha vinto il parco marino Great Barrier
Reef Riserve, in Australia, giudicato il sito che meglio ha
combinato le esigenze turistiche con la tutela dell’ambiente.
A seguire il “Conservation Award”, vinto dall’Aspen Skiing
Company, statunitense, per la
conservazione della biodiversità e
del patrimonio culturale; il “Global tourism business
award”, assegnato all’azienda di trasporti svedese Lindblad
Expeditions, che da tempo si occupa di turismo sostenibile, per
aver dimostrato di saper “educare” i propri passeggeri (circa
16.000 all’anno) all’attenzione per l’ambiente; ed infine l'”Investor in people Award”, assegnato al resort Nihiwatu, in
Indonesia, per il miglior connubio tra turismo e sviluppo della
comunità locale.
A dimostrare che il turismo, oltre ad essere un’importante fonte
economica per molti Paesi al mondo, può diventare anche
l’occasione per tutelare l’ambiente che ci circonda. Per il bene di
tutti.
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