
Le comunità energetiche rinnovabili sono indispensabili per la transizione ecologica e hanno vantaggi ambientali, economici e sociali. Ecco come funzionano.
L’Emilia Romagna supera lo storico traguardo di un GW di fotovoltaico. È quanto emerge dai dati elaborati dal Gruppo Ubisol, azienda del riminese specializzata nel settore delle rinnovabili. L’8 settembre…
L’Emilia Romagna supera lo storico traguardo di
un GW di fotovoltaico. È quanto emerge
dai dati elaborati dal Gruppo Ubisol, azienda
del riminese specializzata nel settore delle rinnovabili. L’8
settembre scorso, in tutto il territorio della regione, risultavano
installati 25.252 impianti fotovoltaici, per una
potenza di 1.004 megawatt.
Numeri che fanno dell’Emilia Romagna la
terza regione italiana per potenza installata,
subito dietro la Puglia, con 1.737 MW e la
Lombardia con 1.030 MW, risultando terza anche per numero
di impianti attivi dietro la Lombardia (39.899) e il Veneto
(37.154). In pratica nel territorio romagnolo si produce il 10%
dell’energia fotovoltaica di tutta la nazione.
Numeri che fanno capire come la corsa al fotovoltaico
continui, nonostante i
giorni agitati avuti durante la scorsa
primavera e nonostante un
Conto Energia che sembrava dovesse mettere in
ginocchio tutto il settore. Ad oggi, in media, in Emilia Romagna
vengono attivati ben 60 impianti fotovoltaici al giorno. Un
record.
Volendo stilare
una classifica, Ravenna si conferma come il
territorio più solare, che vale un quarto del fotovoltaico
dell’Emilia-Romagna: i suoi 3.161 impianti hanno una potenza
nominale di 260 MW. Nel solo Ravennate è installato più
fotovoltaico che nell’intera Grecia.
Segue Bologna (4.472 impianti per una potenza di 150 MW),
Forlì-Cesena (2.970 impianti per 125 MW), Modena (4.405
strutture e 107 MW), Piacenza (1.576 installazioni e 95 MW),
Ferrara (1.972 impianti con 95 MW), Parma (1.821 impianti e 70 MW),
Reggio Emilia (2.862 installazioni e 61 MW) e, a chiudere, la
provincia di Rimini (2.013 impianti per 36 MW).
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le comunità energetiche rinnovabili sono indispensabili per la transizione ecologica e hanno vantaggi ambientali, economici e sociali. Ecco come funzionano.
Con il modello della cooperativa WeForGreen, chiunque può produrre e consumare energia rinnovabile anche senza pannelli fotovoltaici.
L’elettricità generata da fonti fossili è crollata: -23% di carbone e -13% di gas. Crescono solare ed eolico, anche se quest’ultimo con più difficoltà.
Stefano Fumi fa un bilancio a poco più di un anno dalla nascita dell’offerta Poste Energia. Prima di lanciarsi nella sfida posta dalla fine del mercato di maggior tutela.
Nel nuovo Pniec non si specifica come uscire dai combustibili fossili e accelerare sulle rinnovabili. Un approccio conservativo e lontano dagli obiettivi sul clima.
Il rigassificatore è un impianto capace di trasformare il gas naturale liquefatto (Gnl) in gas. In Italia ce ne sono tre, ma la questione è dibattuta.
Il responsabile delle rinnovabili di Shell si è dimesso perché la società anglo-olandese ha deciso di ridurre i suoi precedenti piani sulle fonti verdi.
Parla il presidente del Gruppo idrogeno vettore energetico di Federchimica Assogastecnici: “La tecnologia è matura ma servono incentivi e infrastrutture”.
Il vento e il sole guidano il Texas durante un’ondata di calore senza precedenti, mentre il Portogallo raddoppia gli obiettivi per la capacità solare e dell’idrogeno entro il 2030.