L’inarrestabile ascesa del cacao

I Maya sono i primi coltivatori del cacao, chiamato da loro cacauatl Utilizzavano la fava del per preparare la bevanda xocolatl già intorno all’anno 600

I Maya sono i primi coltivatori del cacao, chiamato da loro
“cacauatl”. Utilizzavano la fava del cacao per preparare la bevanda
“xocolatl”! Nella loro terra nell’America Centrale il cacauatl
veniva coltivato e consumato già intorno all’anno 600.
Quando nel XVI secolo arrivarano i conquistadores e per un equivoco
venivano presi per il Dio Quetzalcoàtl con entourage, il
futuro del cacao era tracciato: al presunto Dio Quetzalcoàtl
vennero offerte cesti pieni di semi di questo frutto, e da
lì ebbe inizio il diffondersi della pianta. Secondo le
testimonianze di appena 50 anni più tardi, in Messico
esistevano due piantagioni spagnole, altri 50 anni dopo ancora il
cacao veniva coltivato anche nelle Isole a Santo Domingo e in
Giamaica. La diffusione di questa fava magica era inarrestabile e
dopo breve tempo veniva coltivata in tutti i paesi dai climi
caldi.

In Europa il cioccolato cominciò a diffondersi a partire dal
1585, anno in cui giunse il primo carico commerciale di cacao
proveniente da Veracruz. Da quel momento in poi vennero organizzati
trasporti regolari fra le colonie spagnole d’America e la
madrepatria. Un punto cruciale nella diffusione del cacao fu il
momento in cui venne mescolato con lo zucchero. Questo
favorì la sua ascesa in modo tale che nel XVII secolo la
bevanda al cioccolato aveva conquistata tutta l’Europa. In Francia
fecero il grande salto in avanti quando cominciarono, a partire dal
1732, a sviluppare la produzione meccanizzata della tavoletta di
cioccolato. Nel corso del XIX secolo
si sviluppò in Francia, Italia e Svizzera una
fiorente e innovativa industria
, resistente fino ai
giorni nostri a qualsiasi crisi economica.

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