L’Oscar dell’ecologia a un italiano

Rossano Ercolini, fondatore del movimento Rifiuti Zero, è un insegnante elementare di 56 anni di Capannori, in provincia di Lucca. Dal 1976 si batte per sensibilizzare la popolazione sui rischi dell’incenerimento dei rifiuti e sulla loro corretta gestione. Oggi ha vinto l’Oscar dell’ecologia.

Così viene chiamato il Goldman Prize
2013 (Oscar dell’ecologia)
, prestigioso premio internazionale che viene
assegnato annualmente a persone provenienti da tutto il globo
contraddistinte per il loro impegno nella protezione dell’ambiente
e della qualità della vita delle persone.

Un premio di 150 mila dollari – la più grande somma mai
versata ad un movimento ambientalista – che per la prima volta
viene assegnato ad un italiano. Rossano Ercolini, decisamente
stupito, ha dichiarato alla Bbc: “Sono stupito perché
è da molto che sono impegnato in questo progetto. E non ero
a conoscenza di aver catturato l’attenzione dell’opinione pubblica
internazionale”.

Il movimento Rifiuti Zero

Era il 1994 quando, in opposizione alla costruzione di due
inceneritori nei pressi di Lucca, fondò il movimento per una
gestione sostenibile dei rifiuti e contro il loro
incenerimento.

Da allora sono 117 i Comuni che si sono convertiti alla filosofia
rifiuti zero e che partecipano alla Zero Waste Alliance,
incoraggiando una gestione corretta della raccolta differenziata e
una riduzione concreta dei rifiuti prodotti.

La vittoria più importante viene forse dall’aver convinto il
sindaco di Napoli De Magistris ad aderire, nel 2011, al protocollo
Rifiuti Zero. O dall’aver presentato, lo scorso 27 marzo in Corte
di Cassazione, una legge d’iniziativa popolare sui Rifiuti zero,
che mira a una riforma organica del sistema di raccolta e
smaltimento dei rifiuti e si articola attorno a 5 parole chiave:
sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. O
ancora per aver contribuito alla bocciatura del decreto che
prevedeva l’incenerimento di alcuni RSU all’interno dei
cementifici, in sostituzione dei combusitibili fossili.

Ercolini promuove una revisione del concetto di rifiuto, e
un’economia che immetta nel mercato dei consumi prodotti pensati in
modo da ritornare alla natura, con un ciclo circolare che sia
virtuoso.

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