L’Ue autorizza la vendita di bibite con l’arancia… solo nel colore

Via libera alla vendita di bibite colorate d’arancia senza contenere neanche l’ombra del succo di agrume naturale. Lo denuncia la Di fatto – precisa la Coldiretti – con l’approvazione del provvedimento diventa possibile produrre e vendere bibite di fantasia con l’aroma e il colore delle arance, ma senza alcuna garanzia sulla reale loro presenza nella

Via libera alla vendita di bibite colorate d’arancia senza
contenere neanche l’ombra del succo di agrume naturale. Lo denuncia
la Di fatto – precisa la Coldiretti – con l’approvazione del
provvedimento diventa possibile produrre e vendere bibite di
fantasia con l’aroma e il colore delle arance, ma senza alcuna
garanzia sulla reale loro presenza nella bottiglia. Si tratta di un
via libera a bibite che contengono sopratutto zucchero, aromi e
coloranti invece della frutta vera, con un inganno all’insaputa dei
consumatori grandi e piccini. Si rischia così di favorire –
continua la Coldiretti – l’aumento dei casi di obesità nelle
nuove generazioni anche in Italia dove la radicata cultura
alimentare, fondata sulla dieta mediterranea, non ha ?salvato? i
giovani. Lo confermano i dati sull’aumento dei casi di
obesità o soprappeso, dovuti a una non corretta
alimentazione, che riguardano il 36% dei ragazzi attorno ai dieci
anni, il valore più alto tra i Paesi Europei, secondo una
indagine Merrill Lynch.

Per questo – sostiene la Coldiretti – bisogna combattere la
mancanza di trasparenza dell’informazione su cibi e bevande in
commercio e intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore
attenzione ai menu anche delle mense nelle quali devono essere
presenti cibi sani e di qualità come frutta e verdura locale
e di stagione che troppo spesso mancano dalle tavole. Ma la vendita
di bibite che richiamano con aroma e colori alla frutta, senza
però contenerla, oltre a ingannare i consumatori si traduce
anche in un grave danno economico per i produttori di agrumi in
quanto il colorante si sostituisce al succo naturale. Si stima che
per ogni punto percentuale di frutta in meno nelle bibite si
registra una riduzione di circa 7 milioni di litri di succo
destinato ai consumatori, pari a 235mila quintali di prodotto. Un
danno per la salute dei cittadini italiani che consumeranno meno
prodotti naturali e anche per le imprese agricole impegnate nella
coltivazione degli agrumi localizzati soprattutto nelle regioni del
Sud.

L’ Italia con una superficie coltivata di 168mila ettari, nella
quale sono impegnati circa centomila imprenditori agricoli situati
principalmente in Sicilia e Calabria, detiene il posto d’onore
nella produzione in Europa dopo la Spagna. Con la nuova incredibile
norma – riferisce la Coldiretti – viene abrogato l’articolo nel
quale si prevede che: “Le bevande analcoliche vendute con
denominazioni di fantasia, il cui gusto e aroma fondamentale deriva
dal loro contenuto di essenze di agrumi, o di paste aromatizzanti
di agrumi, non possono essere colorate se non contengono anche
succo di agrumi in misura non inferiore al 12 per cento?. Occorre
dunque superare – conclude la Coldiretti – l’evidente contrasto con
le iniziative attuate per e ducare e promuovere stili di vita
corretti, a partire dall’alimentazione, con i l piano
interministeriale ?Guadagnare in salute?, approvato dal Consiglio
dei Ministri.

Comunicato stampa Coldiretti

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