I reni, una meraviglia alla base della vita

Gli Otto Canali Meravigliosi rappresentano l'”impalcatura energetica” fondamentale dell’individuo; tutti traggono l’energia necessaria dai reni

“L’origine della vita è nei reni”. Così insegna la
Medicina Tradizionale Cinese che vede, proprio in questi organi, la
sede della forza ancestrale, di quella Volontà che per prima
ci lega alla vita, per il desiderio stesso di manifestarci in
essa.

Questo impulsum vitae, o sete che la vita ha di se stessa, si
esprime veicolando la sua potenza ancestrale al momento del
concepimento e predisponendo al nuovo individuo gli strumenti
idonei per fronteggiare al meglio il duro compito che lo
attende.

La struttura energetica che funzionerà da matrice di quella
organica, anch’essa in via di strutturazione, inizia a svilupparsi,
nel feto, proprio a partire dai cosiddetti Otto Canali
Straordinari, o Meravigliosi, preesistenti dunque ai dodici
meridiani principali. Questi verranno invece a costituirsi
successivamente, in risposta agli stimoli dell’ambiente
esterno.

Espressione dell’energia ancestrale, o Yuan Qi, che risulta dalla
somma dell’energia trasmessa dai genitori con l’energia cosmica,
specifica del momento del concepimento in quel dato luogo, questi
canali costituiscono la trama energetica essenziale su cui poi si
disegnerà, come un ordito variopinto, l’individualità
caratteristica.

Fisiologicamente non collegati, come i dodici meridiani
fondamentali, a particolari organi o visceri, i canali straordinari
fungono da bacini di riserva, che regolano e conservano il flusso
del Qi nei canali principali.

Tutti e otto traggono la loro energia dai Reni ma tre di essi in
particolare – ren mai e du mai, rispettivamente i due meridiani che
percorrono longitudinalmente la linea mediana del corpo, nella
parte anteriore e in quella posteriore, insieme al chong mai o Mare
del Sangue – trovano in questi organi direttamente la loro origine,
tanto da esser spesso considerati sorgente degli altri canali
straordinari.

Per questa ragione, oltre che per la profondità della loro
azione, sono particolarmente indicati, nella pratica clinica, per
agire al livello più profondo sull’energia del paziente.

Prefiggersi di ‘interferire’ (sempre che la Vita lo permetta) con
queste strutture, richiede una grande umiltà
nell’atteggiamento della pratica terapeutica ed un rispetto davvero
grande per la vita stessa. Un’azione così profonda necessita
generalmente di una certo tempo per manifestare i suoi effetti e
non può non accompagnarsi, o seguire, a cambiamenti
significativi nella vita dell’individuo.

Loredana
Filippi

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