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Le reti elettriche di domani saranno “intelligenti” e in grado di integrare le azioni di tutti gli utenti ad esse collegati, siano essi produttori, consumatori o “prosumer” (consumatori-produttori). ICT e power electronics elementi imprescindibili di questa evoluzione.
Lo scenario evolutivo del settore energetico, che vede l’Unione
europea impegnata nel conseguimento del triplice obiettivo di
aumento della sicurezza, creazione di un mercato dell’energia
competitivo e di riduzione dell’impatto ambientale con un maggior
ricorso alle fonti rinnovabili e una maggiore efficienza
energetica, rende necessario ripensare le modalità di
gestione delle reti, per renderle più flessibili.
In altre parole, la rete del futuro è in grado di
coniugare la diffusione di energia rinnovabile e distribuita (ad
esempio di tipo fotovoltaico) con la generazione tradizionale,
consente l’interazione con carichi elettrici intelligenti, supporta
la dinamica del mercato liberalizzato (ad esempio fornendo segnali
di prezzo, anche locali, in tempo reale), abilita la partecipazione
attiva della domanda. Il tutto garantendo efficienza, sicurezza e
qualità del servizio.
E la rivoluzione più importante è proprio la
partecipazione attiva della domanda: ogni utente – mediante la
conoscenza istantanea di parametri tecnici e di prezzo – può
modulare i propri consumi e la propria produzione, decidendo quanto
consumare in quel momento oppure se spostare i propri consumi in
ore di minore carico, o ancora valutare l’opportunità di
generare lui stesso l’energia per i propri usi e rilasciarne
l’eventuale surplus in rete.
E da più parti questa evoluzione è stata paragonata
all’evoluzione di internet e del Web 2.0 e paragoni ancora
più spinti potrebbero essere fatti con il tema del cloud
computing, cioè un insieme di tecnologie informatiche che
permettono l’utilizzo di risorse (storage, CPU) distribuite.
Il graduale passaggio a questo nuovo modello prevede un’intensa
cooperazione tra aziende, mondo della ricerca, governi e regolatori
allo scopo di individuare le migliori soluzioni tecnologiche,
armonizzare gli standard tecnici e i protocolli di comunicazione e
ridurre i rischi del cambiamento.
Molteplici sono, infatti, le iniziative in atto a livello
internazionale per definire l’evoluzione delle reti del XXI secolo.
A livello europeo basti citare l’iniziativa “SmartGrids –
Piattaforma tecnologica europea” che, avviata nel 2005, ha
recentemente definito un piano strategico per lo sviluppo delle
reti intelligenti (Strategic Deployment Document ? SDD).
L’evoluzione verso le reti intelligenti è un elemento
imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi della
politica energetica europea.
Roberta Bigliani
(Direttore Europeo della Ricerca di Energy Insights, unità
del gruppo IDC specializzata nella ricerca, analisi di mercato e
advisory per il settore utilities e oil&gas)
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