La Scuola: a confronto con le regole

L’inserimento all’asilo pone diversi problemi pratici: l’adeguamento a ritmi e orari rigidi può disturbare il bambino. Ecco come aiutarli.

La scuola materna ha una giornata scandita da ritmi regolari per le
attività ludiche, il pranzo, il pisolino, la merenda, ritmi
ai quali il bambino dovrà per forza di cose adeguarsi
perché inserito in un grande gruppo.
Se la madre non lavora, oppure il bambino è stato affidato
ai nonni, è possibile che abbia sperimentato orari non
particolarmente routinari e che sia stato lasciato libero di
svegliarsi al mattino secondo le proprie esigenze.

Se il bambino è particolarmente sensibile ai cambiamenti o
mostra di essere contrariato quando invece c’è bisogno di
maggior regolarità sarebbe opportuno abituarlo lentamente
all’idea di essere svegliato a “orario”. Il momento del risveglio
non è facile se poi la previsione è quella di dover
lasciare la casa e gli affetti, può diventare davvero
ingestibile.
La famiglia intera si deve quindi impegnare a regolarizzare i ritmi
sia della sveglia mattutina che del sonno pomeridiano e serale: gli
orari di ingresso alla scuola materna hanno, infatti, una
flessibilità relativa e ovviamente se i genitori lavorano
entrambi, la mattina è sempre all’insegna della fretta; va
ricordato che l’orario di ingresso a scuola va rispettato e su
questo aspetto non c’è possibilità di
cambiamento.

Rimandare la regolarizzazione dei ritmi del bambino a settembre al
momento dell’inserimento è scorretto perché
sottoporrebbe il bambino ad un ulteriore “impegno”. Se l’esperienza
di condurre la giornata secondo i propri ritmi è piacevole
è anche vero che l’ingresso in un ambiente sociale ovvero
nel gruppo prevede qualche tipo di frustrazione.
La regolarità comunque è rassicurante e aiuta anche a
conoscere meglio i bioritmi del bambino nonché facilita le
funzioni fisiologiche. Sarebbe importante regolarizzare gli orari
del risveglio, dei pasti, del pisolino e il momento della nanna nel
modo più simile a quello della scuola materna. Potrete
informarvi presso la scuola stessa e con i dovuti accorgimenti
aggiustare per tempo ciò che vi sembra troppo dissimile, vi
faciliterà senz’altro il compito quando inserirete il
piccolo.

Flavia Facco
Psicologa Psicoterapeuta

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