Le centomila tonnellate di veleni

Nel Piano Regolatore del Comune di Venezia del 1962 si legge: “…nella zona industriale di Porto Marghera troveranno posto prevalentemente quegli impianti che diffondono nell’aria fumo, polvere o esalazioni dannose alla vita umana, che scaricano nell’acqua sostanze velenose”.

Negli anni ’70 venivano rilasciate annualmente 242.000
tonnellate di fumi tossici. Ogni giorno venivano emesse in
atmosfera 4,6 tonnellate di CVM, 3,5 di dicloroetano, 800 chili di
acido nitrilacrilico. Attraverso le acque venivano scaricate 22.000
tonnellate annue di composti tossici, molti dei quali cancerogeni,
comprese 45 tonnellate di metalli pesanti. 80 milioni di tonnellate
di fanghi tossici sono state scaricate prima in laguna e
successivamente in Alto Adriatico. 4.000 tonnellate di scarti di
produzione dell’acido fluoridrico e fosforico venivano scaricate
quotidianamente in laguna fino alla fine del 1988.

Nel 1988, al principale scarico del Petrolchimico SM15 sono
state quantificate 17 tonnellate annue di bromoformio, 47
tonnellate di fanghi, 65 chili di idrocarburi policiclici aromatici
in grado di contaminare da soli oltre 260 tonnellate di fondali
lagunari. Nel 1994 il Magistrato alle acque stimava per lo stesso
scarico l’immissione di 70 tonnellate di solventi organici
aromatici, 220 chili di cloroformio, 2 chili di tetracloruro di
carbonio, oltre 2 tonnellate di dicloroetano, 320 chili di
tricloroetilene, 400 di percloroetilene, oltre 22 tonnellate di
bromoformio, 920 chili di dibromoclorometano e 90 chili di
bromodiclorometano. Nel 1998 nell’area del Petrolchimico sono stati
censiti 1498 camini da cui vengono immesse annualmente in aria
53.000 tonnellate di 120 diverse sostanze tossiche e nocive: 550
tonnellate di composti cancerogeni di cui 98 tonnellate di acido
cloridrico, 66 di acido solforico, 7,7 di CVM, 9 di cloroetano,
1.500 di idrocarburi policiclici aromatici, 5 milioni di ossido di
carbonio e 2 milioni di polveri. Infine sono state localizzate 120
discariche abusive di rifiuti tossici nocivi per complessivi 5
milioni di metri cubi.

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