Le origini della musicoterapia

L’impiego della musica a scopi curativi risale alla notte dei tempi, quando ancora si pensava che la malattia fosse dovuta alla presenza di spiriti che dovevano essere spaventati e allontanati.

Ancora oggi, nelle tradizioni delle culture sciamaniche possiamo trovare rituali che ci permettono di immaginare lo spirito col quale venivano svolte simili cerimonie agli albori della civiltà. Le melodie erano probabilmente molto semplici, con una forte presenza ritmica, cantilenanti, ripetute in continuazione dallo sciamano e dai membri della famiglia o della tribù raccolti attorno al malato. La funzione di questa primordiale musicoterapia era quella di indurre in uno stato si profondo rilassamento la persona “in cura”, che sentiva così di essere appoggiata e sostenuta nella sua lotta contro la malattia.

L’impiego della musica a scopi curativi sembra essere stato molto importante in numerose culture. Dalla mitologia greca, ai riti degli indiani d’America, passando per la cultura cinese e tibetana per giungere fino a quelle ebraica e cristiana, la musica sembra essere stata protagonista di molti processi di guarigione.

“Traité des effects de la musique sur le corps humain”, il primo studio sugli effetti della musicoterapia

Uno dei primi testi approfonditi di musicoterapia contemporanea risale al 1748, quando Louis Roger, medico di Montpellier, pubblicò il “Traité des effects de la musique sur le corps humain” (Trattato sugli effetti della musica sul corpo umano). Roger paragonava il corpo umano, con il suo alternarsi di parti cave e dense, a più strumenti musicali che vengono stimolati e attivati dalle vibrazioni sonore, al pari di quelli solitamente utilizzati nelle orchestre.

Questi studi, pur non risvegliando immediatamente grande interesse, permisero comunque alla Francia di divenire la patria storica della musicoterapia europea. Attualmente, Parigi ospita, infatti, uno dei suoi centri più importanti e, a Montpellier, è presente un centro universitario ispirato a Louis Roger.

La musicoterapia ai giorni nostri

Il primo corso universitario di Musicoterapia si svolse nel 1919 presso la Columbia University (USA) e, nel 1944, nello stato del Michigan, venne inaugurato il primo corso quadriennale di specializzazione.

Durante la guerra del vietnam la musica veniva usata per alleviare le sofferenze: si trattava di utilizzo spontaneo degli effetti della musicoterapia
Durante la guerra del vietnam la musica veniva usata negli ospedali americani per alleviare le sofferenze dei soldati: si trattava di utilizzo spontaneo degli effetti della musicoterapia (foto di David Cupp/The Denver Post via Getty Images)

Un grande impulso all’approfondimento della musicoterapia venne, inoltre, dagli Stati Uniti, soprattutto dopo la guerra del Vietnam. Negli ospedali da campo si diffuse, infatti, l’usanza di “utilizzare” la musica durante le degenze. Figure nate spontaneamente e, inizialmente, in modo sporadico, divennero ben presto un importante sostegno ai feriti cantando loro canzoni della terra natia. Questa “figura canora” anticipò quello che, poco più avanti, sarebbe divenuto il “musicoterapeuta”.

Con gli anni ’70, infine, nacquero le prime associazioni nazionali di musicoterapia e lo studio approfondito di questa disciplina si diffuse così in molti altri paesi del mondo.

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