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La ricerca IBM “Next five in five” ha individuato alcune tecnologie che influiranno notevolmente sul nostro modo di vivere: tra le caratteristiche principali, la capacità di prevedere fenomeni naturali.
Quali saranno gli oggetti che modificheranno
il nostro stile di vita nell’immediato futuro? Un ruolo importante
in questo senso verrà giocato da un oggetto già
onnipresente nelle nostre vite, ovvero il telefonino, che
già oggi consente di svolgere numerose azioni oltre a quella
di effettuare chiamate.
Il nostro amato cellulare in futuro
permetterà anche di monitorare la salute dell’ambiente: nei
prossimi cinque anni, i sensori presenti negli smartphone, nelle
automobili, negli oggetti personali, sommati agli indicatori di
“status” dei social network, potranno essere utilizzati per
raccogliere dati in tempo reale dello stato dell’ambiente.
Il cittadino comune diventerà quindi un
“agente di ricerca”, che insieme a milioni di altri produrrà
enormi volumi di dati utili per analizzare lo stato dell’ambiente.
Secondo IBM, i computer saranno in grado, ad esempio, di
individuare movimenti sismici, per rendere più semplici gli
interventi mirati a salvare vite umane. La stessa azienda americana
dispone di tecnologie capaci di analizzare eventi naturali e
fenomeni geologici e tsunami: nel futuro prossimo si potranno
quindi misurare e analizzare perfettamente le zone interessate
dagli eventi per fornire aiuto in maniera ottimale.
I nostri computer, si sa, consumano molta energia: tra cinque anni
invece il loro ruolo muterà radicalmente, in quanto
diventeranno erogatori di energia anziché consumatori: le
innovazioni consentiranno infatti ai computer e ai data center di
provvedere alla gestione termica delle zone urbane, riscaldando e
raffreddando gli edifici a seconda delle necessità e
contribuendo al raggiungimento del fabbisogno energetico nei picchi
di temperatura.
Secondo quanto emerso da ‘Next
five in five‘ oggi oltre il 50% dell’energia consumata
da un data center viene impiegata per il raffreddamento e gran
parte si disperde a contatto con l’atmosfera. le tecniche di
raffreddamento ad acqua attualmente in sviluppo consentiranno di
riutilizzare le risorse per regolare le temperature degli
edifici.
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